La vita e' sogno
-Calderon de la Barca
-Calderon de la Barca
Claire e Antoine
Grazia Basevi (Chen Bar-Zvi)
Adesso bambine vi raccontero una storia accaduta tanti secoli or sono in un villaggio che si chiamava Bruges.
Il signiorotto del luogo viveva in un grande antico palazzo piu simile ad una fortezza che a una casa, con lui viveva la figlia Claire che a quel tempo aveva nove anni , aveva perso la mamma, morta qualche anno prima in un' epidemia molto frequenti a quel tempo.
Suo unico amico, Antoine, era il garzone di stalla che badava ai cavalli, un ragazzo di circa dodici anni, non si sapeva bene che eta avesse, dato che era orfano e non si sapeva nemmeno come fosse arrivato a lavorare li, ma ai fini della nostra storia non ha importanza.
Il padre di Claire era una persona buona e mite, ma poco incline allo studio e anche se era proprietario di una biblioteca vasta e fornita di antichi manoscritti non ne era per nulla interessato tanto da non sapere nemmeno cosa contenesse.
Claire al contrario era interessatissima alla biblioteca ed in particolare alla sezione che conteneva i libri di magia.
Fin dall'eta di sei anni aveva un precettore che l'istruiva ed era dotata di viva intelligenza. Anche Antoine era intelligente e capace. Claire gli insegnava di nascosto tutto quello che studiava lei cosicche i due ragazzi sapevano leggere e scrivere e si erano prefissi di scoprire cosa contenesse la sezione dei libri di magia.
Claire aveva libero accesso alla biblioteca che era tutta accessibile tranne i libri di magia racchiusi in una teca a parte e a chiave da chissa quanto tempo dato che nessuno sapeva piu dove fosse la chiave.
Un pomeriggio d'estate quando la grande casa era deserta e silenziosa Claire ando a chiamare Antoine e insieme salirono alla biblioteca con l'intentodi aprire la teca che conteneva i manoscritti di magia, Antoine aveva con se degli attrezzi presi nelle stalle e ora si accingeva con quelli a forzare la serratura. non era affatto un'impresa facile ci provarono ripetutamente. claire ed antoine sudavano abbondantemente attaccando a turno la serratura arruginita e che pareva persino protetta da un incantesimo, ma se loera ormai dopo tanto tempo non essendo mai stato rinnovato l'incantesimo certo aveva in gran parte perso efficacia tanto che ad un ennesimo assalto cedette con un sinistro scricchiolio pieno di presagi. Claire sosto' a lungo in reverente contemplazione dei tomi contenuti nella teca e Antoine vicino a lei sembrava perduto in visioni ultraterrene, ad un certo punto allungo' il braccio come in trance e prese in mano quello che sembrava il piu antico dei libri li' contenuti, un grossolibro con una copertina blu scurissimo non si capiva di quale materiale fosse fatto, morbido e cedevole al tatto con incisi segni simili ad un disegno che baluginava come tracciato da un raggio di luce.
Claire prese a sua volta il libro in mano e antoine ritorno' in se' e stava per avvertire claire di stare attenta, ma non riusci a profferire parola improvvisamente non aveva piu voce e intanto Claire sedutasi per terra gia' apriva il libro che da solo comincio a sfogliarsi velocemente finche si fermo ad una pagina che conteneva una corta filastrocca , quasi ipnotizzati i due ragazzi lessero le parole per loro prive di significato.
Non appena finirono di pronunciare le parole li' scritte si ritrovarono con il libro in mano non piu nella grande biblioteca ma nel bel mezzo di una piazza circondata da strani edifici semitrasparenti e traslucidi come di vetro e madreperla.
Al momento del loro arrivo la grande piazza era vuota ma si sentiva avvicinarsi il suono di una fanfara e il vocio di molta gente.
Claire e Antoine si guardarono in faccia e presosi per mano si lanciarono di corsa verso quella che sembrava una piccola via che s'inoltrava dalla piazzafra gli edifici che la fronteggiavano. li' giunti si fermarono cercando di capire come mettersi al riparo e raccogliere le idee sul da farsi, claire teneva il libro ben stretto contro il petto. videro un altro vicolo che si dipartiva dalla vietta e vi si inoltrarono non senza una certa titubanza.
Altri edifici dall'apparenza piu modesta ma sempre dello stesso materiale fiancheggiavano il vicolo. Tutte quelle costruzioni davano l'ipressione di non aver peso e la loro bellezza toglieva il fiato.
Claire e Antoine proseguirono lungo il vicolo e si trovarono in uno spiazzo con al centro una fontana circondata da alberi viola e da una siepe fiorita che emanava un profumo inebriante la fontana era formata da un blocco di cristallo da cui scaturiva un fiotto d'acqua che ricadeva spargendo zampilli sfumati di viola. Idue ragazzi si fermarono incantati ma Claire tiro' il braccio di Antoine e sedutasi sulla panchina di pietra si mise a sfogliare disperatamente il libro che aveva posato in grembo cercando la filastrocca che, ne era sicura, li aveva portati fin li', pensava che rileggendola sarebbero tornati a casa; ma la pagina del libro ora era completamente bianca la filastrocca era sparita, Claire spaventata volse gli occhi all'allibito Antoine e nel farlo scorse una figura che li osservava dall'ombra di una casa, la persona si fece avanti sorridendo loro, era un anziano alto e sottile con una fluente barba d'argento occhi blu dallo sguardo acuto e benevolo e un grosso naso, vestiva una veste lunga fino ai piedi viola e argento con lunghe e larghe maniche '' mi sembra che vi siate persi nevvero?"Disse e le sue parole echeggiarono nella mente di Claire e Antoine Claire rispose ad alta voce sorpresa di aver capito perfettamente" Come hai fatto! ho compreso come se parlassi la mia lingua" Antoine le fece eco "anche io!!!"Il mago rise "siete arrivati a Faire il mondo della magia, tutto cio' che vedete e' fatto con la magia e io sono Puker mago di prima classe da tempo immemorabile vi sto aspettando. Vedete il libro che avete tra le mani appartiene a questo mondo e qui vi ha portato. Non esiste il caso siete qui per una ragione, ma venite venite prego,ohh! sono un pessimo ospite, scusate" disse invitando i due ragazzi ad entrare in casa e li precedette facendo strada.
Ogni vano della casa era una bolla iridiscente posata su una pavimentazione ricoperta di tappeti lucenti.
I ragazzi guardavano a bocca aperta. Il mago fece un gesto e sul tavolo rotondo comparvero cibi e bevande, Claire e Antoine si avvidero di aver fame e sete e grati si avvicinarono al tavolo.
Dopoessersi rifocillati Puker sedette su un ampia poltrona e invito'i ragazzi a sedere su un basso divano davanti a lui "ora e' bene che vi spieghi un po la situazione fece una pausa e chiuse gli occhi come a raccogliere le idee e dopo qualche tempo le sue parole riecheggiarono nuovamente nelle loro menti.
Claire e Antoine cominciavano a familiarizzare con quel metodo e presto scopersero di poter comunicare sia con il mago sia tra di loro beh!! a Faire molto era possibile,se ne stavano piacevolmente rendendo conto.
"Dovete sapere riprese Puker che il nostro mondo e' il piu antico, fu il primo ad essere creato centinaia di milioni di anni fa e per tanto tanto tempo qui ci fu equilibrio, ma quasi innavvertitamente le cose hanno cominciato a non andare piu cosi armoniosamente come prima.
Il contatto occasionale con gli altri mondi ha intaccato l'ordine magico e l'equilibrio, sono comparsi tra noi sentimenti che hanno alterato e deviato molti di noi verso la magia nera ed ora c'e' uno stato di guerra ancora non manifesta ma di cui si avverte l'approssimarsi, qualche secolo fa il libro che avete fu rubato dal nostro mondo e portato sul vostro dagli umani e usato per scopi a dir poco indegni".
Il giorno cominciava a finire, si approssimava il buio della notte e Puker interruppe il racconto vedendo che i due ragazzi cominciavano a dar segni di stanchezza.
Preparo' nel solito magico modo la cena e finito di mangiare li condusse a due stanze contigue dove potessero riposare.
Toccato con la testa il cuscino Claire e Antoine, spossati da tutto cio' che era loro accaduto, sprofondarono nel sonno.
Le luci del nuovo giorno trovarono i nostri viaggiatori svegli e ristorati davanti ad una abbondante colazione " ora disse il mago vi portero ad una riunione di, aimeh, quei pochi rimasti di noi fedeli alla retta via e vedremo insieme cosa potremo fare; intanto l' antica profezia si e' avverata e voi siete arrivati, ormai avevo quasi perso la speranza ma grazie all'Onnipotente siete giunti e spero con tutto il cuore che si possa ancora fare qualcosa per salvare dalla distruzione o almeno arginare il disastro, ora datemi la mano e tenetevi per mano anche voi"Videro il mago concentrarsi e provarono la stranissima sensazione di perdere peso, parve loro di galleggiare per un tempo brevissimo e si ritrovarono all'interno di uno di quei palazzi traslucidi in una grande sala tonda', ma le persone li riunite erano in numero veramente esiguo non piu' di una dozzina fra maghi e fate e tutti con tuniche con gli stessi colori degli abiti di Pucher quindi maghi di prima classe come si auto definivano.
Le loro espressioni erano serie e preoccupate, accolsero i nuovi venuti con evidente sollievo.
Presero posto ad un grande tavolo e anche Claire e Antoine vi presero posto sentendosi un po' a disagio ,Claire sempre con il suo prezioso libro stretto tra le braccia.
Una fata dai bianchi capellli raccolti in una elaborata acconciatura sormontata da un diadema e un lungo velo chiese a Claire di vedere il libro , ma lei non voleva separarsene.
Puker intervenne " Mia cara Antea prima dobbiamo spiegare e far capire a queste persone quale e' il loro ruolo in questo che per loro e' certamente un paese, anzi un mondo sconosciuto in cui sono capitati del tutto a loro insaputa , ora come gia' vi ho accennato un antica profezia ci ha annunciato che l' attuale crisi si puo superare con l'aiuto di due giovani umani portatori del libro sacro, voi secondo quanto scritto, dato che siete refrattari alla magia e sopratutto alla maga nera siete i piu adatti a combattere" Antoine si fece improvvisamente attento ricordando il turbamento subito dopo aver toccato il libro magico, comunico' questo a Puker e anche tutti gli altri maghi ne furono informati, Antea avanzo' 'l'ipotesi che Antoine avesse sangue elfico in piccola proporzione "ma allora io non sono adatto al compito quale che sia, protesto' il ragazzo, Puker lo rincuoro' subito " nulla e' per caso. Cosi deve essere"
All'improvviso si senti' un brusio proveniente dall' esterno e un forte vento prese a soffiare, una delle pareti tremolo' e si dissolse rivelando alcune figure nero vestite che si andavano materializzando. Vestivano tuniche nere e argento e indossavano cappelli conici.
Appena i loro corpi si concretizzavano, sciamarono nella sala con atteggiamento aggressivo e si diressero compatti verso i due ragazzi che guardavano stupefatti.
Subito Puker e Antea si posero al loro fianco e presali per mano li trasportarono in un altro luogo.
ormai stavano abituandosi a quell'insolito modo di viaggiare invero comodo e opportuno.
Si ritrovarono in una grotta calda e stranamente umida, le pareti luccicavano e i colori dell'arcobaleno sembravano rincorrersi con la liquidita' dell'acqua su di esse, formando disegni fantastici che subito sparivano per formarne altri in perpetuo movimento tanto da rimanerne abbagliati.
"Questa grotta contiene tutto il sapere magico di Faire ed e' protetta da pesanti incantesimi che vengono rafforzati e rinnovati continuamente"disse Puker in tono reverente.
Claire e Antoine che si aspettavano di vedere una biblioteca rimasero delusi e sopratutto nel constatare che conteneva solo alcuni cristalli sfaccettati sospesi a mezz'aria e un tubo d'argento su di un piedestallo di quello che sembrava lucido legno nero a forma di larga spirale posto al centro della grotta .
Claire e Antoine avrebbero voluto soffermarsi e chiesero a Puker di far loro vedere come funzionassero quei dispositivi " non ora rispose Puker non abbiamo tempo per questo, i maghi della magia nera ci stanno incalzando e voi avete un ruolo importantissimo e che l'Onnipotente ci aiuti e che ci salvi dalle forze del male, non siate impazienti" continuo' attraversando velocemente la grotta verso il lato piu lontano dall' entrata " Se tutto andra' come deve avrete tutto il tempo per studiare ed imparare.
Improvvisamente i due ragazzi furono affiancati da due splendidi cavalli alati dal portamento fiero. Puker profondamrnte commosso fece le presentazioni " Questi disse sono Lamda e Lemdo gli ultimi rimasti della loro meravigliosa specie, insieme sconfiggerete la magia nera, ho una grande fiducia in voi e in loro"
Claire interloqui preoccupatissima "ma Puker come, per l'amor dell'Onnipotente, potremo mai riuscire in un impresa del genere!!! non sappiamo nulla di magia non abbiamo nessun addestramento, non sappiamo nemmeno cavalcare! Quello che ci chiedi e' pura follia" Ma Puker sorrideva trnquillissimo " nulla di tutto questo serve al contrario se foste preparati di sicuro fallireste. Ora ascoltatemi, per prima cosa salite in groppa alla coppia di Pegaso, questo e' il nome della loro razza, senza timore"
Lemdo e Lamda con un movimento aggrazziato li fecero salire e li sistemarono comodamente fra le ali Claire e Antoine si accorsero di poter comunicare senza alcuna difficolta' con loro esattamente come con Puker e gli altri maghi bianchi.
Claire e Antoine si sentirono pervadere da una grande forza e tranquillita' al contatto con quelle strordinarie creature. Puker riprese a parlare " Opporrete alla magia nera la purezza delle vostre anime immacolate il vostro cuore colmo di amore e pulito la vostra mente serena pervasa di giustizia e generosita' giovani angeli che percorrete senza tentennamenti la via dell' Onnipotente che ispira la vostra vita"
Puker ed Antea posero la mano sulla testa dei due cavalli alati e si ritrovarono all' aperto in un anfiteatro naturale tra altissime montagne ricoperte di scintillante ghiaccio, allineati di fronte a loro i potenti maghi dalle vesti nere e argento su draghi dall'aspetto terrificante che immediatamente iniziarono l'offensiva con l'intento di annientarli o di trscinarli nelle loro fila ma d'innanzi a loro si frappose uno scudo dall'ampiezza dell'anfiteatro di luce candida e ultraterrena percorso da lampi accecanti che lentamente si spostava con forza travolgente verso i maghi neri che opposero tutta la malvagita dei loro animi corrotti, invano, lo scudo di luce li travolgeva in un silenzio irreale spaventoso, lo scudo li annientava riducendoli in piccoli sbuffi di fumo nero e rosso che in pochi attimi scomparivano.
Resosi conto della rovinosa disfatta la retroguardia dei maghi neri cerco' con affannosa fretta di porsi in salvo ma lo scudo inesorabile, animato di vita propria non dava tregua. Solo uno dei maghi, purtroppo Morimer il piu intelligente e spietato riusci' a sottrarsi smaterializzandosi all' improvviso mentre stava per essere annientato.
Molte centinaia di anni sarebbero passati da allora senza sentirne piu parlare che quasi ci si dimentico' della minaccia.
Non ci fu esultanza a Faire per questa vittoria. quando si ritrovarono alla sala rotonda, la sala del consiglio, Pucher disse "E' sempre triste dover essere gli artefici della fine di qualcun altro anche se non c'e' alternativa purtroppo la malvagita' e la corruzione della magia nera non ci ha dato scelta, o noi o loro e la giustizia, la bonta', la via dell'Onnipotente saranno sempre vincenti, trionfera' sempre la verita', la luce, sulle tenebre"
Sul fare della sera stanchi di tante emozioni Claire e Antoine si accomiatarono da Lamdo e Lemda che tornarono alla grotta della sapienza con l'intenzione di mettere su famiglia e regalare al mondo di Faire un altra generazione di pegaso ora che la minaccia era sparita.
Puker preparo' una ricca cena nel solito modo e dopo aver un po commentato gli avvenimenti si ritirarono per la notte. L'indomani, una splendida giornata rallegro' il mondo di Faire.
Claire e Antoine sedevano allegri accanto a Puker e agli altri maghi e fate. Tutti erano di ottimo umore anche se sapevano che il distacco era vicino. Questa volta fu Antea, la fata dai bianchi capelli a rivolgersi ai due ragazzi " So miei cari che molta e' la giusta curisita per un mondo cosi diverso e nuovo che vorrete soddisfare e noi con grande piacere vi faremo da maestri,
ora conoscete la via per tornare quando vorrete"
Claire guardo' il libro che teneva sempre stretto a se' e vide con meraviglia che la filastrocca era tornata visibile sulla pagina prima vuota. Guardo' i maghi e le fate sorridenti intorno a se' e con le lacrime agli occhi prese la mano di Antoine "Si', disse, il portale e' aperto, arrivederci torneremo presto" e senza altri indugi lesse la filastrocca e immediatamente si ritrovarono nella polverosa biblioteca di casa. sembrava fossero trascorse solo poche ore da quando erano partiti e in effetti cosi era perche il tempo nel mondo degli umani scorre molto piu lentamente tanto che anni e anni nel mondo di Faire equivalgono a pochi giorni tra gli umani.
Claire e Antoine ne avrebbero fatta ancora esperienza nel tempo a venire.
Nella grande casa di Bruges era passato poco piu di un mese da quando Claire e Antoine erano tornati dalla loro straordinaria avventura di cui non avevano fatto parola con nessuno, anche perche' probabilmente nessuno avrebbe loro creduto.
I due ragazzi erano preda di grande eccitazione e non passava giorno che non parlassero di cio che avevano vissuto a Faire.
Passo' il tempo, non molto nel mondo degli umani, mentre a Faire gli anni si susseguivano.
Claire e Antoine visitavano regolarmente i loro amici a Faire ed apprendevano con entusiasmo cio che veniva loro insegnato dai maghi e dai pegaso.
La filastrocca magica ormai non scompariva piu ,il portale che conduceva a Faire era aperto anche se i maghi dettero a Claire e Antoine una chiave d'oro dato che ora dopo aver letto le magiche parole, compariva un lungo ponte ed a meta del ponte una massiccia porta dello stesso materiale di tutte le magiche costruzioni di Faire, invariabilmente bloccava il passaggio che solo la chiave d'oro poteva aprirre
La Biblioteca di Faire
Claire e Antoine sedevano d'innanzi ad un buon the'con biscotti e pasticcini e una bella torta di frutta, ospiti graditissimi a casa di Pucher il quale incomincio' a raccontare la lunga storia di Faire "Miei cari ragazzi, come gia vi dissi Faire fu il primo mondo creato e fu dotato di magia, ma venite andiamo alla biblioteca,quale posto migliore per cominciare a conoscere questo bellissimo, sorprendente mondo"esclamo' all'improvviso e presi i ragazzi per mano in un attimo furono all'interno della splendida grotta la cui morbida luce con i colori dell'arcobaleno che formavano disegni sempre nuovi lungo le pareti scorrendo senza fine, suscitava essa stessa meraviglia e sorpresa e purtuttavia dentro quella magica atmosfera ci si sentiva a proprio agio e un senso di gioia, rispetto e reverenza permeava coloro che vi si trovavano.
Puker condusse Claire e Antoine ad una consolle dove sedettero e indossati dei guanti sottili come seta prese uno dei prismi di cristallo e lo inseri' in una fessura della consolle e il tubo d'argento in mezzo alla grotta sul suo piedestallo nero prese a rilucere intensamente formando scene di un epoca passata ,trasportando gli spettatori all'interno di esse, la voce che narrava echeggiava nella loro mente.
All'inizio il vergine mondo magico di Faire era permeato di amore, nei villaggi semplici la gente era felice, cortese ogniuno viveva rispettando il vicino in armonia con tutto il creato.
Furono trsportati in quella vita all'interno delle case, nelle botteghe, nei campi coltivati con sapienza e amore, attraverso strade percorse da persone senza paura; parteciparono a feste gioiose dove tutti condividevano cibi e bevande fra persone benevole e sorridenti che si aiutavano l'un l'altra con generosi e onesta' persone dello stesso tipo di Puker e dei rimasti maghi vestiti di viola e argento che si dedicavano alla magia autentica fonte di vita e di bonta'.
I maghi erano coloro che governavano le comunita'venivano scelti dalla popolazione in base ai meriti e all'integerrimita' che dimostravano nel loro agire e alla loro saggezza.
A quell'epoca la popolazione non era numerosa e Faire era abitata da razze diverse che coabitavano pacificamente'
C'era un unico grandissimo continente circondato dall'acqua che aveva una splendida sfumatura viola.
Al nord erano stanziati gruppi di individui dall'aspetto perfettamente umano ma solo nell' aspetto esteriore dato che possedevano due cuori erano telepatici e vivevano diversi millenni Costoro erano governati dai maghi. Al centro viveva il popolo degli Elfi governato da un stirpe reale e si succedevano re e regine.
Il sud era suddiviso fra il popolo degli gnomi e il popolo delle Fate e Folletti.
Gli gnomi governati da sette patriarchi e fate e folletti da un regina immortale.
Dopo un tempo che parve a Claire e Antoine brevissimo la luminosita' del tubo d'argento si affievoli' e le scene cessarono, Puker recupero' il prisma di cristallo dalla fessura della consolle e quello torno' a fluttuare con gli altri "Ragazzi disse il mago per oggi mi sembra abbastanza, andiamo a casa e a cena" "hai ragione non mi sono accorta del tempo che passava e sono veramente affamata!" rise Claire e presa la mano di Antoine e di Puker si ritrovarono in un attimo a casa del mago dove vivevano ogni volta che tornavano a Faire.
Il giorno dopo tornarono alla grotta della sapienza e Puker inseri un altro prisma nella consolle questa volta con loro venne anche Antea, la bella maga.
Ora si ritrovarono in un epoca piu tarda, la popolazione era aumentata molto, sopratutto al nord del continente, c'erano citta' estese, leggiadre, con edifici e statue di rara bellezza, il mare era percorso da imbarcazioni, frotte di pegaso giocavano e vagavano per i cieli ma dopo le scene del primo periodo cominciarono a vedersi individui che saliti su piattaforme e viaggiando di citta in citta incitavano i cittadini a volere di piu a chiedere piu potere ai maghi, si vedevano persone sempre piu scontente e tra di loro c'erano persone che non erano originarie di Faire: erano iniziati i primi contatti con il mondo degli umani.
Claire si rivolse a Puker " ma come successe che i due mondi vennero a contatto?" " Ecco, le ripose Antea che era la storica, ora vedrete come '"e infatti furono trasportati all' interno di torri di cristallo disseminate sul territorio in luoghi inaccessibili dove maghi avidi e corrotti dal loro stesso potere sperimentavano cose proibite con intenti malvagi e cercavano persone corruttibili anche al di fuori di Faire. Antea spiego' "Vedete alcuni di noi purtroppo, scopersero che era possibile con incantesimi proibiti trasportarsi in altri mondi e cosi arrivarono al mondo degli umani e facilmente tra questi trovarono adepti, tra l'altro fu anche cosi che il piu potente dei nostri libri magici fu trafugato per scopi malvagi dagli umani che credettero di poter ottenere ricchezze e potere a scapito di altre persone e della natura stessa"
Il contenuto del prisma si faceva via via piu drammatico, la situazione a Faire peggiorava, sempre piu maghi lasciavano la via corretta per inseguire falsi profeti.
Solo uno sparuto gruppetto di maghi ebbe la forza di opporsi al dilagare del male ma dovettero nascondersi e si ritirarono in quella stessa grotta detta della sapienza con gli ultimi rimasti della stirpedei pegaso che furono quasi del tutto sterminati dai malvagi perche non vollero piegarsi ai loro voleri.
Si arroccarono difendendosi con potenti incantesimi e con la forza della fede in cio che era giusto e onesto.Prepararono i libri prisma di cristallo e aspettarono, infatti durante il volontario esilio Puker ebbe una visione, era il ciquecentesimo anno che passavano nella grotta e una notte fredda in cui il mago era immerso nei suoi studi senti la presenza dei suoi compagni e dei pegaso intorno a lui segno che era giunta l'ora di interrogare il Fato.
Sotto la luce di globi luminosi che illuminavano la via sospesi sotto il soffitto, si incamminarono all'interno della montagna salendo verso la sommita', arrivarono ad una stanza che formava otto angoli al centro della quale stava uno specchio d'acqua circondato da una bassa panca dove i maghi presero posto intonando il lento canto che precedeva le parole dell'incantesimo che avrebbe loro permesso di vedere, per quanto possibile cio che sarebbe accaduto in avvenire.
Non sempre il responso era chiaro ma questa volta non ci furono dubbi, videro chiaremente il perduto libro del grande potere nelle mani di due giovanissimi umani, uno dei quali non proprio umano, ma entrambi dal cuore puro come quello degli angeli e seppe che attraverso di loro la malvagita' sarebbe stata sconfitta quasi interamente e che il regno del bene ancora una volta avrebbe trionfato.
Puker si rivolse a Claire e Antoine "Non sapevamo quanto lontano nel futuro si sarebbe avverata la profezia, ma fui sicuro, quando cio fosse avvenuto lo avrei saputo in tempo; cosi lavorando e pregando ci disponemmo ad aspettare. Purtoppo essendo rimasti cosi pochi non potemmo fare granche' per arginare il dilagare del male, ne furono infettati anche altri regni e la "notte" piombo' sul nostro mondo .
trascorsero ancora centinaia di anni finalmente seppi che aravate arrivati e mi trasportai dove mi avete incontrto il resto lo conoscete miei diletti figlioli, se mi permettete di chiamarvi cosi dato che provo, anzi tutti noi proviamo un grande affetto per voi.
Ormai il giorno era finito e gli ultimi raggi violetti del lontano sole che illuminava e scaldava Faire lentamente lasciavano il passo alla luminosa notte blu, con in cielo le tre piccole lune che lo percorrevano da est a ovest a velocita' diverse rivaleggiando in splendore con le stelle lontane.
Claire e Antoine tornarono a Bruges nella biblioteca del palazzo appena in tempo per i fasteggiamenti dell'anno nuovo, c'era un gran via vai di servitu' in cucina e su e giu per gli scaloni. Ci sarebbero stati festeggiameti per diversi giorni e molti ospiti, che gia cominciavano ad arrivare. Ricche carrozze, trainate da splendidi equipaggi di superbi cavalli scalpitanti, perfettamente consci del loro importante ruolo, cavalieri che arrivavano per i giochi e i tornei, dame dai bellissimi abiti in velluto di tutti i colori ricamati con sapienza e adorne di gioielli con mantelli di pelliccia, a Claire girava la testa e Antoine non aveva un attimo di pace se non durante la notte quando poteva vedere Claire che sgattaiolava in biblioteca quando tutti dormivano
Suo padre ora che c'erano ospiti e banchetti la voleva vicino a fare gli onori di casa e ad assistere ai tornei e non c'era cosa che l'annoiasse di piu; per fortuna alla fine della settimana tutti sarebbero partiti per la tradizionale battuta di caccia.
Un unica cosa entusiasmava Claire e anche Atoine quando poteva assistervi oltre ai manicaretti e ai dolci squisiti che preparavano in cucina ed era quando, a conclusione dei banchetti, facevano il loro ingresso i musici e i ballerini che allietavano i festanti con antiche ballate e poemi, recitati al suono delle arpe e dei cembali prima che iniziassero le danze che comunque erano anche interessanti con tutti quegli inchini e saltelli, Claire pensava che non ci sarebbe mai riuscita e se la rideva silenziosamente.
Finiti i festeggiamenti di mezzo inverno gli ospiti lasciarano Bruges alla spicciolata e finalmente il palazzo torno' ad essere silenzioso come sempre.
Tirato un gran sospiro di sollievo i due ragazzi poterono prepararsi a tornare a Faire dove li aspettavano entusiasmanti avventure.
Questa volta progettarono di fare un lungo viaggio attraverso il continente a cavallo dei pegaso entusiasti quanto loro.
Dopo la sconfitta della magia nera i pegaso si erano moltiplicati tornando ad essere numerosi e a riempire i cieli con i loro giochi e Lemdo e Lamda vollero essere loro a trasportare i ragazzi.
Dunque iniziarono con il sorvolare il paese dei Danidi come si autodefinivano i maghi e il loro popolo.
Era un paese dolce con grandi praterie verde smeraldo, morbide colline, qua e la' fitte foreste con altissimi alberi violetti punteggiavano le praterie e ricoprivano le colline.
Grandi fiumi percorrevano il territorio scorrendo sinuosi e formando laghi in cui l'acqua sfumata di viola scintillava sotto il cielo luminoso.
C'erano anche grandi citta' circolari con i loro edifici opalescenti coronati da guglie slanciate e cupole d'oro e anche, disseminate nelle praterie, torri bianchissime che si elevavano per centinaia di metri, i pegaso si tenevano lontani da esse che come spiegarono a Claire e Antione erano state le dimore dei maghi neri.
Erano ore ormai che sorvolavano il paese e i pegaso proposero una fermata per riposarsi e anche fare una passeggiata.
Scesero sulla riva di un fiume dalleacque violette e lucenti ,vicino alla riva si alzava una ripida collina con alberi,e prati pieni di variopinti fiori.Lamda disse "Questo fiume si chiama dell'alba e attraversa tutto il continente in larghezza partendo da tre sorgenti ad est formando tre laghi e alcune cascate, ma ora vorrei farvi ammirare le pitture antiche che ricoprono le pareti di quelle grotte sulla collina dietro di noi, le vedete?"detto questo si innalzarono fino alla prima delle aperture che si affacciavano sul fiume.
Oltrepassata la soglia semi ostruita da piante e rampicanti che sfoggiavano bianchi larghi fiori profumati si inoltrarono nel passaggio che dopo pochi metri si apriva su una vasta sala che prendeva luce da fenditure in alto, le pareti erano affrescate con disegni realistici di un impatto emotivo straordinario erano molto molto antichi pur avendo mantenuto i colori brillanti giocati sul bianco nero e ocra di varie tonalita'.
Rimasero incantati ad ammirare le scene anche se ilsignificato di cio' che vedevano non era chiaro per loro che venivano da un altro mondo ma non per questo meno suggestive.
Ripresero il volo dopo essersi rifocillati e riposati, seguirono l'andamrnto del fiume sotto di loro verso ovest, sorvolarono una citta'indaffarata nel lucore dei suoi edifici perlescenti poi una prateria dove animali simili a gazzelle brucavano e si lanciavano ogni tanto in balzi altissimi pecorrendo metri e metri ad ogni balzo e ogni tanto uno stormo di uccelli dal lungo becco e dal piumaggio intensamente colorato di viola azzurro e giallo li circondavano lanciando alte strida.
Anche altri pegaso ogni tanto incrociavano il loro volo salutando con deferenza i capostipiti e gli umani salvatori, alcuni portavano sulla groppa Danidi, uomini e donne le quali avevano tutte capelli bianchi come la maga Antea e Lemdo disse loro che erano le guaritrici che viaggiavanoda un Ara all'altra a portare i loro servizi a chi le chiamava.
All'ora del tramonto Lamda disse" se desiderate tornare da Puker riprenderemo domani il nostro viaggio o se invece volete possiamo passare la notte qui"Claire e Antoine si consultarono brevemente e furono d'accordo nel voler tornare da Puker, si sarebbero fermati qualche giorno a venire.
I due pegaso si rizzarono in aria toccarono l'un l'altra per un attimo le lunghe ali e in un batter di ciglio furono sulla soglia di casa di Puker il quale contentissmo li accolse con una bella tavola imbandita.
Finito di cenare sedettero qualche ora a parlare, i ragazzi fecero partecipe Puker che ormai consideravono un nonno maestro, di tutto quello che avevano visto e poi pieni di entusiasmo e stanchi morti si ritirarono nelle loro comode stanze.
L'indomani all'alba risaliti sui pegaso magicamente si ritrovarono alle medesime coordinate dove erano la sera precedente e il viaggio riprese.
cambiarono direzione e si diressero a sud verso il regno degli elfi Sorvolavano ora grandi distese di foreste con i loro alberi viola dallemille sfumature. Dopo qualche tempo decisero di atterrare e proseguire a piedi in una foresta particolarmente fitta e dalla quale provenivano voci di animali.
Claire e Antoine erano incantati dalla bellezza della vegetazione, dal profumo dei fiori, dal suono dell'acqua che scorreva formando ruscelli che si rincorrevano perdendosi nel folto degli alberi. Le foglie cantavano la loro canzone al ritmo della brezza che le scuoteva allegra e ogni tanto nel sottofondo del brusio di insetti nascosti si levava uno stridio, un barrito o il canto di un uccello.
La foresta era viva e i quattro viaggiatori percepivano l'energia che la permaeva. Lemdo che procedeva in testa alla piccola colonna si fermo' e comunico'"Questo e' il paese degli elfi e tra poco li incontreremo; gia sanno del nostro arrivo e potremo passare qualche tempo con loro"Claire e Antoine si guardarono intorno, erano arrivati ad una radura che cominciava qualche metro avanti, un gruppetto di elfi li aspettava all'altro lato della radura, erano molto alti e sottili, i loro visi allungati con gli occhi obliquie larghi al centro che variavano dal blu al verde al viola in tutte le sfumature, il naso leggermente curvo e le labbra lunghe e morbide.
Erano di una bellezza sorprendente, portavano i capelli lunghi sia maschi che femmine queste ultime piu basse e con il corpo piu morbido. Le orecchie erano appuntite e non coperte dai capelli trattenuti da fasce e fermagli scintillanti indossavano abiti di un materiale sottile di colore cangiante arancione verde viola oro e argento con tuttr le sfumature dell'arcobaleno che li avvolgeva aderendo alle membra quasi che quel materiale fosse in qualche modo vivo.
Rimasero qualche tempo fermi a guardarsi poi Lemdo e Lamda che avevano ripreso i ragazzi in groppa si avvicinarono agli elfi "siamo onorati" disse un elfo che sembrava piu anziano degli altri e portava un diadema sulla fronte da cui pendeva una goccia luminosa che mandava bagliori riflettendo la luce "della vostra visita che attendevamo dopo averne ricevuto l'annuncio. Il mio nome e' Ortle e sono il fratello della regina Rila, venite sarete ospiti graditissimi nella nostra citta'"e cosi dicendo fece un gesto per indicare tutto intorno a loro, Lamda spiego'"tutta la foresta e' la citta' elfica presto vedrete le loro abitazioni sugli alberi e all'interno degli alberi, gli elfi vivono in simbiosi con gli alberi che in cambio delle loro cure li forniscono di tutto cio'di cui hanno bisogno, anche cio' che indossano e' prodotto dagli alberi.
Antoine osservava attentamente gli elfi,aveva la sensazione guardandoli, di essere in qualche modo legato a loro, ricordava le parole che Antea aveva pronunciato quando avevano parlato del libro magico e dell'effetto che aveva prodotto su di lui; anche Claire ricordava e una certa apprensione si era impadronita di lei.
Insieme ai pegaso si unirono al gruppetto di elfi che leggeri e agili scivolavano tra gli alberi lungo sentieri pressocche invisibili, lungo il percorso altri elfi si unirono a loro uscendo da costruzioni in legno sugli alberi e dentro gli alberi. Le piante crescevano in modo tale da "costruire"interi moduli abitativi offrendo agli elfi abitazioni piu che confortevoli.
Arrivarono ad un ampio spiazzo in mezzo alla foresta con al centro un enorme antichissimo albero dal diametro di centinaia di metri. Claire,Antione,Lemdo e Lamda furono introdotti da Ortle e pochi altri all'interno dell'albero attraverso una scalinata formata dai rami che con comodi bassi scalini portava verso l'alto e sfociava in uno splendido spazio profumato di resina e dal sentore dolce di fiori e frutti, qui seduti su alti sedili foderati e imbottiti di fragrante muschio sedevano la regina Rila e il suo consorte.
Rila era una splendida elfa con gli occhi simili a gioielli verdi scintillanti che dominavano un viso dai lineamenti alteri e nel contempo dolci accentuati dalla bocca su cui aleggiava un sorriso segreto. Il re suo consorte aveva un aspetto altero e severo non c'era sorriso sul viso asciutto dalle guance tirate sugli zigomi sporgenti, sedevano con atteggiamento rilassato, ad un lato dello spazio che evidentemante costituiva la sala del trono c'era un tavolo di legno stracolmo di frutta, fiori ,resina, linfa in ciotole pure di legno. Claire e Antoine con Lemdo e Lamda si avvicinarono ai sovrani che prontamente si alzarono venendo loro incontro,Rila si rivolse loro "Siamo onorati di ricevere la vostra visita e con gioia vi invitiamo a restare quanto desiderate nel nostro regno, vi saranno messi a disposizione alloggi che gia sono in via di preparazione ed intanto se desiderate rifocillarvi vi preghiamo di tenerci compagnia a tavola" e cosi dicendo si avvicino' seguita dal re alla grande tavola imbandita.
I due ragazzi raccontarono agli elfi del loro legame con Faire e con i maghi del popolo dei danidi e in special modo con Puker e con Antea. Il re degli elfi interveniva raramente e Claire sorpresa dall'atteggiamento rigido apri con gentilezza la sua mente chiedendo al re se ci fossero degli argomenti di cui volesse parlare, il re che si chiamava Orlen , come disse, dopo un lungo silenzio accetto' di parlare con la ragazza "Non voglio essere scortese, ma abbiamo sofferto molto e per tanto tempo a causa della magia nera che si e' sviluppata tra i maghi danidi e a causa degli umani che hanno scorazzato in lungo e in largo portando rovina e distruzione. La magia nera ha infettato anche gli elfi e purtoppo ci sono ancora episodi qua e la' tra il nostro popolo che disonorano tutti noi" Lamda si intromise dicendo che anche loro, i pegaso, ne sono quasi stati annientati e che se non fosse stato per la profezia avveratasi, di loro non vi sarebbe piu' stata traccia.
Il tono del re si fece meno amaro, a queste parole e guardo' con piu' simpatia i quattro ospiti, tirando un gran sospiro.
La regina Rila con grande tatto svio' la conversazione su argomenti meno pesanti "Ora disse vorrei far vedere ai nostri ospiti i loro appartamenti, venite ormai dovrebbe essere tutto pronto"e con queste parole si avvio verso il fondo della sala del trono. I quattro ospiti la seguirono di buon grado perche' gia si era fatto tardi e non vedevano l'ora di riposare, Claire osservava tutto con grande curiosita non aveva mai visto nulla di simile e ne era completamente conquistata.
Il paese degli elfi era la grande foresta e gli alberi offrivano ripari alloggi mobili insomma tutto quello che necessitava; ora stavano attraversando un corridoio fatto di rami ad una discreta altezza dal suolo, ma non c'era il minimo pericolo, in fondo al corridoio la regina li introdusse in altri vani "Ecco disse questo e' l'appartamento di Claire e Antoine, in fondo c'e' un comodo vano per Lemdo e Lamda"discese alcuni gradini e agli occhi ammirati di Claire si paleso' in una nicchia in mezzo a cortine di foglie e fiori, una vasca ripiena di acqua profumata intiepidita dal sole.
Rila sorrise contenta e li lascio' ad ambientarsi. Dopo una lunga immersione nella vasca ed essersi rifocillati con la squisita ed abbondante frutta presente in capaci vassoi si sentirono perfettamente a loro agio.
I letti ricoperti di muschio morbido erano comodissimi e in men che non si dica i due amici si erano addormentati come pure Lemdo e Lamda.
Nei giorni che seguirono ,Ortle il fratello della regina, fece da guida a Claire e Antoine accompagnandoli a visitare Orilar la citta elfica interamente costruita e cresciuta dagli alberi, tutto era di legno vivo e foglie, fiori frutta erba muschio inghirlandavano quelle singolari costruzioni intervallate da splendide radure che erano le piazze della citta. Lemdo e Lamda che gia conoscevano Orilar si intrattenevano con altri pegaso.
Ortle fece conoscere ai due ragazzi molti elfi ed elfe che strinsero rapporti amichevoli con loro, parteciparono a feste e ricevimenti in loro onore.
Durante un ricevimento nella sala del trono la regina Rila presento' a Claire e Antoine un vecchio elfo imponente con i lunghi capelli ormai d'argento e penetranti occhi verde muscho, non aveva barba, nessun elfo l'aveva, ma la sua fisionomia incuteva rispetto.
"Orane,disse Rila nel presentarlo ai ragazzi, e' uno dei nostri maggiori saggi e giudice supremo della nostra corte" Antoine che ricordava sempre le parole di Antea a proposito della sua provenienza decise di parlare con il saggio elfo a questo proposito e dopo aver attirato l'attenzione di Claire le si avvicino' "Ricordi cosa successe quando presi in mano per la prima volta il libro magico?" " Certo che ricordo e ricordo anche cosa disse Antea quando lo seppe" "Vorrei , prosegui Antoine, parlarne ad Orane forse ,chissa', lui ne sa qualcosa, questa questione mi tormenta, da allora,e poi c'e' anche il fatto che non so chi siano i miei veri genitori, da quando mi ricordo sono stato allevato da due vecchi fratelli, sorella e fratello, che ho sempre chiamato nonni e che non mi hanno mai detto nulla nemmeno la mia eta"detto fatto i ragazzi si avvicinarono ad Orane, e Antoine cosi gli si rivolse "Vorrei chiederti un parere su una questione molto importante per me, se tu potessi saggio Orane, dedicarmi um po del tuo tempo, ne sarei felice" "Certamente, gli rispose con gentilezza Orane, venite nella mia casa domani mattina e saro' a vostra completa disposizione. Ora e' tardi e mi ritiro per la notte e ho ancora del lavoro da sbrigare" Detto questo Orane prese congedo
La mattina dopo si ritrovarono nella casa del saggio e Antoine racconto' la sua storia, Orane ascoltava con grande attenzione e dopo qualche tempo si rivolse loro con queste parole "Quando la terra di Dane fu preda della magia nera anche il nostro regno ne fu in parte infettato, come gia sapete, il contatto che si era aperto con il mondo degli umani porto' quegli esseri anche qui con l'aiuto di quegli elfi che erano stati infettati. Allora cominciarono a sparire alcuni del nostro popolo; si seppe che gli umani rapivano gli elfi per venderli nel loro mondo come schiavi o come fenomeni da esibire nei circhi e nelle fiere. Venne rapito anche il piccolo figlio di un dignitario di corte insieme con l'elfa che si prendeva cura di lui, naturalmente furono molto cercati ma non si seppe piu nulla di loro, il bimbo aveva una particolarita', una macchia a forma di foglia sulla schiena. E' stato un periodo molto triste e buio e solo grazie a voi e alla profezia, che sia ringraziato l'Onnipotente, e' tornato il sereno".Claire non seppe trattenersi e intervenne agitatissima "A me sembra di ricordare che Antoine ha sulla schiena un segno, l'ho visto una volta che ci siamo bagnati nel fiume,era piena estate e faceva molto cado, eravamo piu piccoli, ricordi Antoine?" "Certo che mi ricordo, io sono piu grande di te,ma non so cosa abbia sulla schiena nessuno mi ha mai detto nulla" "Beh disse Orane, si fa presto a vedere, togliti la camicia e fammi vedere; sarebbe proprio un miracolo, ma alle volte i miracoli avvengono, e piu frequentemente di quanto pensiamo...."
Antoine svelto si tolse giubba e camicia e il segno tra le scapole si vide perfettamente proprio una macchia a forma di foglia! Fu grande giubilo per tutti. "Presto, disse Orane, andiamo a cercare; andiamo a corte ad informarci dove possiamo trovare quel dignitario e sua moglie, che' da tanto tempo non ho piu visto ma forse il re o la regina sapranno dirci qualcosa di loro".Ma ne' la regina Rila ne il re Orlen seppero dir loro dove in quel momento si trovasse il dignitario in questione. Dissero che aveva lasciato la corte per ritirarsi a vita privata con la moglie dopo la sparizione del loro unico figlio. "Dovete sapere,disse Rila, che noi elfi non siamo prolifici, dipende dal fatto che siamo molto longevi e percio' nascono pochissimi figli, quindi fu una grande tragedia quando gli umani rapirono il piccolo di Nordon, questo e' il nome del dignitario che sicuramente e' il padre di Antoine, ma non disperate lo faremo cercare accuratamente"subito indisse una riunione di tutti i dignitari di corte in modo da poter interrogare tutti.Ci volle un po di tempo ma in capo a qualche ora tutti furono convocati.
Era passato cosi tanto tempo che nessuno pareva piu ricordare Nordon, ma alla fine ci fu qualcuno che disse di sapere dove il dignitario si trovasse e cosi fu mandato un messaggiero a convocarlo insieme a sua moglie. Quando Nordon comparve al cospetto della regina e del re, fu messo a conoscenza delle novita' e Claire e Antoine con Orane, con grande commozione si avvicinarono al dignitario che era un elfo di mezza eta alto e sottile con grandi occhi viola che piano piano andavano illuminandosi alla vista di Antoine, intanto Seila, sua moglie, corse verso Antoine senza riuscire a dominarsi e lo avvolse in uno stretto abbraccio; era un elfa ancora molto bella e dal portamento nobile.
Tutta la scena si svolse in un silenzio carico di commozione poi Nordon ruppe il silenzio" Oh! figlio mio anche se eri cosi piccolo quando ti sotrassero a noi io ti riconosco anche se purtroppo,il nutrimento che hai preso da un umana ti differenzia da noi in modo molto marcato" Orane sentendo questo intervenne "Mio caro Nordon non rammaricarti di cio, cosi era scritto ricorda la profezia dei maghi danidi, ma Nordon pur se pareva contento aveva un'espressione amareggiata, c'era qualcosa d'indescrivibile che aleggiava sul suo viso e Seila pareva preoccupata tanto che Rila concentro' la sua attenzione sulla coppia e anche Orane parve colpito da strani pensieri .
Antoine e Claire non sapevano piu se rallegrarsi o meno ed erano rimasti piu che perplessi.
In quell'atmosfera che si era fatta improvvisamrnte pesante Nordon si alzo dal seggio e presa per mano Seila che teneva sempre avvinto a se Antoine fece un inchino e disse "Se permettete facciamo ritorno alla nostra casa con Rilton cosi con un po di tempo ci riabituiamo gli uni all'altro" ma Claire si attacco con tutte le sue forze alla giubba di Antoine "No! , grido improvvisamente, o vengo anche io o Antoine rimane qui" poi con piu calma continuo"Non c'e' ragione di interrompere il nostro viaggio possiamo rivederci qui e passeggiare per la foresta e poi verremo anche altre volte, non e' cosi' Antoine? Ti prego rimani con me!" A queste parole Antoine si risveglio' come da un sogno, si stacco' da Seila e prese la mano di Claire.
Nordon fece un inchino "Sia come volete" e usci dalla sala del trono lasciando sorpresi tutti i presenti. La prima a riprendersi fu la regina Rila che chiamo' Lemdo e Lamda perche volando seguissero Nordon e Seila e cercassero di scoprire la ragione del loro strano comportamento, ma dopo qualche tempo i pegaso persero le loro tracce: Nordon e Seila erano scomparsi improvvisamente e invano cercarono in lungo e in largo. Fecero ritorno alla sala del trono perplessi ed abbattuti.
Il re Orlen espresse quello che tutti gia sospettavano "Ecco un altro dei nostri contagiati dalla magia nera, purtroppo noi elfi siamo impotenti a fronteggiare casi simili" Lemdo annui "probabilmente si e' riunito a Morimer, il mago che si salvo' dalla distruzione, forse non sapremo mai perche Nordon e Seila si sono avvicinati alla magia nera , forse solo per ritrovare il loro figlio, ma qualunque sia la ragione ormai sono persi per sempre nessuno puo far ritorno dal luogo dove sono andati".
Tutti erano profondamente turbati e piu di tutti Antoine e Claire che sentivano tutto il dolore che quella situazione aveva prodotto.
Antoine disse a Claire"Ti sono grato per avermi impedito di seguire Seila, che, anche se e' mia madre naturale, ne sono certo, voleva portarmi in un luogo dove non voglio assulatemte andare ed ero stregato,l'avrei seguita, ero in preda al sogno, da solo non sarei piu riuscito a salvarmi, quando ti sei aggrappata a me e mi hai chiamato mi sono come svegliato,Oh! e' stato terribile" Non riusciva a trattenere le lacrime e Claire pianse con lui, pianse per l'amico rimasto veramente orfano ora; gli elfi intorno a loro erano commossi, ma Orane con il suo distacco derivato dalla saggezza li rincuoro' "Non disperate mai, tutto e' fluido tutto puo cambiare e ogni situazione ha piu di un aspetto, abbiate fede nella magia oltre la magia, nella magia primeva"queste parole ebbero l'effetto di rasserenare un po i due ragazzi. Intanto Rila ed alcune delle sue sorelle avevano preso le arpe e iniziarono a suonare e cantare antiche musiche elfiche di una bellezza travolgente e al suono di quella musica la foresta parve trattenere il respiro, scese un velo d'incanto che porto' pace e serenita' nel cuore di ogniuno. Persino il profumo dei fiori si fece piu intenso e nelle pause di quella musica incantevole si inserivano in perfetta armonia i trilli di uccelli dalla voce melodiosa che faceva da contrappunto al canto dolcissimo delle elfe che ora piu che mai esprimevano l'equilibrio della natura.
intanto il giorno volgeva alla fine, il lontano grande sole tramontava tra un tripudio di colori e la notte con le sue lune splendenti prendeva il sopravvento.
Fu servita la cena nella grande sala del trono e piano piano tutto quello che era accaduto sfumava come un brutto sogno che comunque lascio' un velo di tristezza nell' anima di Claire e Antoine seppure contenti di non essersi separati e con la speranza di una soluzione ,forse possibile, nonostante il parere espresso da Lemdo.
Antoine si avvicino' a Claire"Io non mi rassegno a che i miei genitori siano preda della magia nera, faro' tutto cio' che potro' per liberarli dal male dovesse costarmi la vita, ma lo faro da uomo libero nel pieno possesso delle mie facolta'" Claire vide la determinazione sul viso dell' amico che le parve improvvisamente piu adulto, un giovane uomo piu che un ragazzo quale era in effetti "Bene rispose credo sia meglio per il momento interrompere il nostro viaggio e tornare a Danae a cercare l'aiuto di Puker e degli altri maghi, certo sapranno cosa fare e insieme forse potremo liberare i tuoi genitori, credo sia l'unica via possibile per sapere dove si nasconde Morimer, perche' come dice Lemdo sono certamente con lui"
Presero commiato dagli elfi e qualche minuto dopo si ritrovarono nell'abitazione di Puker il quale gia sapeva cio che era accaduto e senza perdere tempo si riunirono agli altri maghi nella sala del consiglio. Quella stessa notte si recarono alla biblioteca e attraverso il percorso all'interno della montagna, salirono alla grotta della fonte dove l'acqua immobile avrebbe forse rivelato loro il passato e il futuro, certo c'era pericolo che Morimer si accorgesse dell'alterarsi dei piani magici ma non c'era altro modo di sondare l'insondabile e risolutamente i maghi pur consci di cio', si apprestarono ad interrogare lo specchio della fonte per ora immobile e scuro.
Presero posto alla panca che circondava la vasca e intonarono il canto della supplica, dopo poco l'acqua comincio ad incresparsi e figure nebbiose comparvero, figure dai contorni sfumati che solo Puker in quanto veggente era in grado d'interpretare,se pure con difficolta' egli seppe e pote' riferire con sgomento che Morimer era nuovamente forte e circondato da un numero sufficente di adepti da risultare pericoloso, non come quando la magia nera fu sconfitta dallo Scudo, ma tale da destare preoccupazione e si nascondeva in un punto impervio fitto di foreste in una torre protetta da incantesimi e quindi invisibile se non attraverso la magia, all'estremo nord del continente.
Antoine e Claire con la comprensibile foga dei ragazzi gia volevano precipitarsi per tentare di salvare i genitori di Antoine, ma Puker e gli altri maghi consigliarono prudenza e cercarono di spiegare che pur comprendendo le ottime ragioni di Antoine,esporsi impreparati era follia "Certo insieme voi due, disse Puker, ancora avete lo Scudo che gia ha funzionato, ma Morimer certo cerchera' in ogni modo di separarvi per vincervi e questo puo essere pericoloso, troveremo il modo, la malvagita' non tronfera' mai anche se ce la troviamo sempre tra i piedi; ora rifocilliamoci e poi mentre e' ancora notte ci prepareremo"
Alle prime ore dell'alba i maghi dettero ad Antoine e Claire un arco con due frecce e una pozione in una fiaschetta d'oro per i genitori di Antoine poi vestiti da viandanti con Puker e in groppa a tre pegaso si prepararono a partire, anche Antea avrebbe voluto unirsi a loro ma Puker preferi che rimanesse di guardia alla fonte nella grotta dato che anche lei aveva il dono di veggente cosi da poter essere informati di cio' che poteva accadere.
Puker era armato del suo bastone magico " Cercate di non separarvi mai, ma se cio' accadesse ogniuno di voi dovra' opporsi con tutto il cuore e l'anima, restando sempre unito all'altro con il pensiero, solo cosi potremo vincere; tutti noi vi aiuteremo e non lasciatevi impaurire, perche' i malvagi contano sulla paura di coloro che cadono nelle loro mani per riuscire a controllarli oppure fanno perno sulle debolezze che possono scoprire come appunto e'accaduto ai genitori di Antoine disperati per la perdita del loro figlio"
I pegaso presero il volo e ad un cenno di Puker unirono la punta della ali e si ritrovarono sopra la foresta all'estrmo nord indicata dalla fonte.
Faceva molto freddo e i ragazzi furono grati per i pesanti abiti che indossavano, si abbassarono rapidamente sulla foresta cercando un punto dove poter atterare. L'interno della foresta era abbastanza protetto dai venti gelidi , Puker che per tutto il tempo era in contatto mentale con Antea prese posizione davanti e si diresse senza indugio verso un'altura, subito avvertirono il campo di forza degli incantesimi.
"Ora non ci resta che forzare il campo di forza, disse Puker, cosi facendo avvertiremo Morimer, se non lo fosse gia ma non c'e' altro modo se vogliamo superare la barriera"con gesto deciso Puker punto' il suo bastone e una palla di fuoco bianco si avvento' tra gli alberi e sulla collina apparve la torre translucida e altissima dove erano rintanati Morimer e i suoi adepti. Non si vedeva nessuno e Puker Antoine e Claire avanzarono mentre i pegaso si fermarono al di fuori del cerchio magico, d'improvveso una nube scura usci' 'dalla torre e pombo' sui tre che rimasero accecati e invischiati in una sostanza appiccicosa che li trascinava con se' togliendo loro il fiato, Puker brucio' con il fuoco magico la sostanza e riusci a prendere Antoine per il braccio traendolo indietro nella protezione del fuoco mentre Claire era inesorabilmente risucchiata verso la torre incapace di reagire solo il suo pensiero rimase fuso con quello di Antoine.
Si trovo' catapultata in una stanza seduta sul pavimento e davanti a lei Morimer le tese una mano sorridendo.
Il mago era un uomo ancora giovane di bell'aspetto alto con gli occhi neri e capelli lunghi dello stesso colore solo gli occhi denunciavano chi fosse realmente, avevano una strana luce con una scintilla rossa che brillava in fondo all'iride. Claire si alzo' dal pavimento e con le mani sotto il mantelllo largo senti' con sollievo che la fiaschetta era al suo posto affrancata alla cintura. "Sono onorato di ricevere un visita cosi speciale, inizio'
Morimer, ma vedo che sei sola, spero non siasuccesso nulla di grave al tuo amico, ma occupiamoci di te per il momento, certo hai preso molto freddo" batte' le mani e subito entrarono due adepti con bevande calde .Claire si strinse nel suo mantello e con la mente ben ancorata a quella di Antoine e rafforzata da Puker e gli altri vide che tranne lei tutti si erano salvati e che Antoine aveva ancora l'arco e le frecce magiche e consolata si appresto' a giocare il suo ruolo che' non dubito' neppure per un istante del compito che le era stato affidato, finse di assecondare il mago che pareva di ottimo umore quasi non gli paresse vero che Claire gli fosse stata servita su di un piatto d'argento.
"NON so quale motivo vi abbia spinto ad arrivare qui ma ora che ho messo le mani su di te non ti lascero' certo andare sei sul mio territorio e io qui ho il pieno controllo di tutto , io e i miei adepti"disse e attraverso la mente di Claire anche Antoine, Puker i pegaso e gli altri sintonizzati seppero, Morimer continuo' "Sei molto silenziosa mia giovane ospite"Claire rispose "Sono molto stanca spero che avro' una stanza per riposare" "Ma certo , non potrai uscire dalla torre ma qui puoi girare quanto vuoi, come gia sai qui tutto e' protetto da incantesimi e tu essendo una umana sprovvista di magia non puoi certo infrangerli" disse Morimer ridendo poi fece accompagnare Claire in una stanza da letto poco lontana da li.
Claire si guardo intorno e noto' che la porta non veniva chiusa a chiave e sempre in contatto profondo con Antoine riapri' la porta e silenzosamente percorse il corridoio cercando di trovare i genitori di Antoine , Antea le venne mentalmente in aiuto guidandola. Intanto Puker seguito da Antoine e dai pegaso si faceva strada attraverso gli incantesimi passando abilmente con il bastone magico puntato davanti a se fino ad arrivare alla torre e silenziosamente i pegaso si sollevarono con Puker e Antoine fino ad una apertura dove Claire aspettava, sapeva dove trovare i genitori di Antoine, vi si diressero senza indugio, spalancarono la porta e Antoine teso l'arco fece partire le due frecce in rapida successione colpendo Nordon e Seila che si accasciarono senza un lamento, i pegaso li caricarono sulla groppa e con Puker Claire ed Antoine, irruppero nella sala dove stava Morimer con due suoi adepti. Lo Scudo di luce di Claire ed Antoine sorprese il mago nero in pieno e in un attimo lo trasformo' in uno sbuffo di fumo nero e con lui i due accoliti. Immediatamente si udi' uno stridio sinistro e nella parete della torre serpeggio una crepa che andava allargandosi velocemente Puker diede il segnale e i pegaso si sollevarono unirono la punta delle ali e in meno di un secondo furono fuori da li. La torre crollava riducendosi ad un cumulo di macerie scintillanti
I pegaso rimasero sospesi battendo piano le ali e tutti rimasero come paralizzati a guardare il crollo della torre, ma presto si ripresero per l'urgenza di trasportare i genitori di Antoine in un luogo sicuro ;cosi in un batter d'occhio furono di nuovo nella grotta della sapienza attorniati dagli amici.
I due elfi erano immobili ma vivi che' le frecce magiche non li avevano danneggiati solo immersi in un sonno profondo e ristoratore che curava la magia nera in profondita', la magia risanatrice apportava fasci di luce nelle profondita' dei loro cervelli danneggiati, Antea sondo' le loro menti "Ora Claire puoi bagnare le loro labbra con una goccia del contenuto della tua fiaschetta e poi aspettiamo ma sono sicura che le frecce abbiano fatto un ottimo lavoro" Sorrideva e dal suo bel viso senza eta' si irradiava una bonta' infinita.
Nordon e Seila si risvegliarono profondamente mutati, l'espressione dei loro visi era serena e sorridente, il dolore cocente che li aveva accompagnati negli innumerevoli anni tracorsi a fianco di Morimer era scomparso perche la magia nera aveva mantenuto quel dolore costante e vivo in loro senza dar loro pace ma violenta rabbia e bisognio bruciante di vendetta, ora tutto cio' era scomparso, il loro cuore e la loro mente avevano accettato il disegno dell'Infinito; avevano accettato il volere dell'Onnipotente anche senza capirlo ed erano grati di aver avuto il grande regalo di sapere il loro figlio,anche se non avrebbe potuto ritornare da loro, in un altra dimensione e felice.
Claire e Antoine fecero ritorno a casa di Puker dopo essersi accomiatati dai nuovi amici e con grande affetto dai genitori di Antoine, il cui nome originale era Rilton, ma che ormai anche Nordon e Seila chamavano Antoine, con la promessa di rivedersi il piu presto che fosse stato possibile.
Tornati a casa di Puker rimasero con il mago qualche tempo studiando la magia dei numeri e il moto delle stelle e dei pianeti, delle comete e delle nebulose, Puker insegno' loro a riconoscere l'avatar delle stelle piu vicine e ad interagire con loro in una danza al suono magico che permea l'universo vibrante di vita, dalla sua piu alta espressione, fino all'infinitesimale nell'armonia e nell'amore che sono le leggi della creazione.
Venne il momento per Claire e Antoine di far ritorno a Bruges dove arrivarono poche ore dopo nello stesso giorno in cui se ne erano allontanati.
La vita nella grande casa continuava al ritmo tranquillo dei mesi invernali.
Passo' qualche tempo e i due ragazzi tornarono a Faire da Puker che li accolse felice.
A Faire era trascorso molo piu tempo che nel mondo degli umani ma non c'erano stati grandi cambiamenti, Claire e Antoine rimasero con il vecchio mago approfondendo gli studi che erano molto facilitati dall'uso della magia cui Puker ricorreva nell'insegnamento cosi sia Claire che Antoine studiavano facilmente e con gioia; ogni materia era interessante e viva vero cibo per l'intelletto!
Un giorno che si trvavano nella grotta della sapienzaPuker ricevette la richiesta e l'invito da parte dei sette patriarchi degli gnomi a visitare Lumen il loro paese nel sud del continente, insieme con i due umani.
Puker Claire e Antoine accettarono con entusiasmo e presosi per mano si ritrovarono in un istante a Lumen ed esattamente nella sala del consiglio, i sette patriarchi erano seduti in attesa attorno ad un grande tavolo di ferro battuto di grande bellezza composto di sette lati. La sala si trovava all'interno di un alto monte; era immensa, enormi colonne di stallatiti e stalagmiti pareva la sostenessero e dalle quali emanava una lucida liquida luce quasi fossero fatte di madreperla.
Il luogo era anche illuminato da globi luminosi sospesi in alto tra le colonne ma la sala manteneva una lieve suggestiva penombra, sulle pareti c'erano disegni composti da pietre preziose che mandavano bagliori ogni qualvolta i raggi dei globi luminosi che giravano su se stessi li colpivano.
Gli scranni degli gnomi erano anche di ferro battuto lavorato a volute, il luogo era permeato di un aura solenne.
Claire e Antoine si guardavano in giro ammirati e pieni di meraviglia per quel luogo cosi bello.
Puker naturalmente era gia stato ospite degli gnomi e inchinatosi ai patriarchi si avvicino' al tavolo seguito dai due ragazzi.
Gli gnomi erano di corporatura tozza e possedevano una forza impressionante, portavano i capelli lunghi intrecciati e la barba arrivava loro alla vita, vestivano corsetti aderenti di vari colori su pantaloni che arrivavano al ginocchio e calzavano stivali alti.
Le mani erano enormi rispetto all'altezza e i loro volti dai lineamenti granitici con gli occhi infossati sotto cespugliose soppracciglia avevano un espressione grave anche se ora sorridevano. Il naso era grosso e anche le labbra, ma ispiravano una grande simpatia e fiducia per cui Claire e Antoine si sentirono subito a loro agio, gli gnomi si alzarono e dal fondo della sala fecero l'ingresso sette signore gnome seguite da altri membri del loro popolo e tutti si affollarono intorno agli ospiti; uno dei sette patriarchi si rivolse loro "Siamo onorati di accoglirvi a Lumen e contenti di ospitarvi per tutto il tempo che vorrete fermarvi. Vi faremo visitare il nostro regno, ma prima ecco um dono di benvenuto" e cosi dicendo porse loro, uno per ciascuno, uno splendido fermaglio lavorato con maestria, di ferro e ornato da piccole pietre preziose.
Si deve sapere che per gli gnomi il metallo piu prezioso e' il ferro che estraggono da pietre venute dallo spazio.
Gli gnomi e le loro mogli accompagnarono gli ospiti a visitare la grande sala del consiglio dove erano arrivati, c'era anche un balconata a cui si accedeva attraverso una grande scala, in quella sala si riuniva tutto il popolo quando c'erano grandi decisioni da prendere.
Lo stesso patriarca si rivolse nuovamente a loro "Il mio nome e' Oklo, si presento', il nostro popolo non subi ' l'influenza nefanda della magia nera dato che e' molto difficile arrivare fino a qui, siamo in mezzo ad una catena montuosa e le nostre citta' sono tutte sotto le montagne, ma naturalmente siamo informati sempre di tutto cio' che avviene a Faire’"a questo punto intervenne una gnoma dall'aspetto florido con guance bianche e rosse capelli castani e occhi dello stesso colore, vestiva una lunga gonna di panno verde e un corsetto rosso sopra una camicia"Se non siete stanchi possiamo accompagnarvi a visitare la nostra citta' e magari qualche miniera dove estraiamo i metalli e le pietre, ma se posso consigliarvi, rimanderei a dopo un bel pranzo e un riposo"
Claire e Antoine furono piu che felici di accettare la proposta.Si diressero ad una apertura in una parete e scesero una lunga scala dai bassi scalini, giunti in fondo faceva notevolmente piu caldo, percorsero diversi corridoi in lieve pendenza ed arrivarono ad un altra grande sala con molti bassi tavoli apparecchiati gia piena per meta' di gnomi seduti.
Tutti presero posto e vennero servite loro diverse pietanze con funghi erbe e licheni, cucinati in molti modi e di sapore gradevole, c'erano anche bacche dolci e gli gnomi dissero loro che anche la bevanda era prodotta con quelle bacche.
Dopo aver mangiato gli gnomi fecero loro visitare la citta'tutta scavata nella montagna con i moduli abitativi all'interno delle pareti e lunghi tunnel che si intersecavano e formavano anche piazze con fontane dove l'acqua dai riflessi viola scintillava cristallina, c'erano molti bassorilievi sulle pareti e statue che Oklo illustrava: era la storia del loro popolo dalle origini.
Poi li accompagnarono al modulo loro assegnato formato da comodi e caldi vani forniti di tutto cio' che era necessario.
Claire era molto incuriosita "Oklo,chiese, ma qui sotto come sapremo quando dormire o quando mangiare"Oklo rise "noi siamo tutti collegati come anche con voi dato che ci capiamo" Puker intervenne "questa e' una parte della magia e ci permette,come presto ve ne renderete conto, di avere gli stessi ritmi cosicche' tutto funziona perfettamente"
Naturalmente Puker aveva ragione e i due ragazzi si sentirono subito a loro agio.
Dopo un sonno ristoratore e una buona colazione Oklo si offri' di accompagnarli a visitare una miniera estrattiva al di sotto della citta' . Scesero ancora lunghe scalinate mentre la temperatura saliva ancora, ma non fastidiosa, c'era un sistema di ventilazione, opera degli gnomi, che portava aria fresca dall'esterno
Nella miniera estrattiva lavoravano diversi gnomi, estraevano pietre preziose dalle pareti, ce n'erano interi grappoli che riflettevano intensamente la luce, di una bellezza che toglieva il respiro, diamanti di enormi dimensioni e pietre altrettanto stupende nei colori dell'arcobaleno.
Oklo era giustamente orgoglioso del loro lavoro e soddisfatto dell'ammirazione e meraviglia degli ospiti, offri' loro delle pietre che rifiutarono cortesemente; nel mondo di Faire non esisteva avidita' e tanto meno albergava nel cuore dei due ragazzi e di Puker. Poi Oklo li invito' a seguirlo nel luogo dell'estrazione del ferro, il sacro luogo delle pietre che arrivavano dall'infinito.
Risalirono alcuni tunnel e sbucarono in una conca naturale aperta sulla notte metri e metri sopra di loro si vedevano le stelle fitte e splendenti come le pietre perfette sotto di loro.
C'erano gnomi che estraevano il ferro da un grosso blocco scuro che riluceva di una luce eterea e sussurrava il canto dell'infinito universo, magia primigenia, al cospetto del quale Claire e Antoine caddero in gonocchio in muta ammirazione mentre le loro anime si riempirono di un estasi che era la magia della vita al di la della forma, del tempo e della distanza.
Oklo e Puker posarono la mano sulle loro spalle in silenzio.
Rimasero con gli gnomi ancora qualche tempo e ritornarono alla casa di Puker.
Il mago chiese loro di visitare anche le fate e i folletti perche' "Sono molto permalosi e se pensano che vengono trascurati possono procurare diversi guai"
Cosi Claire e Antoine decisero di raggiungere il regno delle fate ancora un volta in compagnia di Lemdo e Lamda che ne furono felici.
Partirono all'alba mentre il grande lontano sole sorgeva in un tripudio di colori.
Sorvolarono il continente tenendosi ad una quota piuttosto bassa per non incontrare i venti freddi ed atterrarono per spezzare il viaggio, ancora nel regno degli elfi dove si rifocillarono e passarono la notte non senza aver prima rivisto i genitori di Antoine e tutti gli amici che si affollarono loro intorno e all'alba di nuovo si alzarono in volo diretti al paese delle fate
Atterrarono nel pomeriggio dopo aver sorvolato un bassa catena montuosa ricoperta di fitte foreste e percorsa da vorticosi torrenti che formavano cascate spumeggianti dai mille colori dove il viola in tutte le sfumature era dominante.
Il paesaggio si faceva via via sempre piu fiabesco e tutti ne erano incantati.
Il luogo dove atterrarono era una pianura simile ad un giardino che dava su un tranquillo grande lago che scintillava di riflessi viola, li attendeva una delegazione di fate e folletti che si fece loro incontro, le fate indossavano abiti di velo colorati in mille sfumature e alti cappelli a cono mentre i folletti portavano strani pantaloni a sbuffo e corti mantelli anch'essi coloratissimi e berretti aderenti alla testa. Claire e Antoine si guardavano intorno ammirati sempre meravigliati dalla bellezza di quello strano mondo.
Una delle fate si fece avanti e dopo essersi inchinata si rivolse loro sentirono le sue parole risuonare nella mente cosi come con tutti gli abitanti di Faire, "benvenuti nel nostro paese, io sono Lalatnil, regina del nostro popolo,e ora vi scorteremo al palazzo per festeggiare il vostro arrivo"
Tutte le fate sollevarono le braccia e li circondarono e l'istante sucessivo si ritrovarono in un giardino pieno di piante e fiori nel cui mezzo si ergeva una costruzone formata da eleganti e slanciate colonne colorate e lucenti che sostenevano una morbida copertura simile ad una stoffa di seta scintillante di mille colori che ricadeva fin quasi al suolo mossa da una dolce brezza e da cui proveniva una musica leggera , cristallina.
L'interno della costruzione era gremita di fate e folletti danzanti, Claire Antoine Lemdo e Lamda furono trascinati nella danza a cui si abbandonarono con gioia, l'aria profumava di fiori ed erbe.
Lalatnil si avvicino' e li condusse ad una estremita' del grande padiglione dove fluttuavano vassoi carichi di ogni prelibatezza dai quali si servirono con educata parsimonia ringraziando per tanta bellezza e cortesia.
La regina delle fate era raggiante "La vostra visita e' per noi tutti ragione di grande contentezza e potete rimanere tutto il tempo che vorrete"Claire rispose per tutti "Siamo felici di essere venuti nel vostro splendido paese e certamente ci tratterremo qualche giorno in vostra compagnia"
Furono accompagnati agli alloggi preparati per loro dato che le fate e i folletti dormivano ciascuno presso i fiori o gli alberi ai quali erano legati intimamente fino a fondersi con la loro stessa essenza. Questo spiego' Lamda ad Antoine e a Claire, poi tutti si sistemarono per la notte che intanto era sopraggiunta illuminata da miriadi di stelle e dalla luce delle tre lune che splendevano alte nel cielo.
Il mattino sucessivo dopo un abbondante colazione Lalatnil e un gruppetto di sue sorelle li raggiunse"Ora vorrei invitarvi a conoscere le nostre sorelle e fratelli che abitano dentro il lago e non abbiate timore sarete,per mezzo della nostra magia, in grado di respirare perfettamente.
Le fate li circondarono, alzarono le braccia e si ritrovarono in una vera e propria citta' di enormi conchiglie di mille forme immersa nelle acque del lago in mezzo ad una vegetazione fluttuante con fiori e piante in tutte le sfumature del viola.
Si accorsero di poter veramente respirare senza fatica e di potersi muovere nell'acqua come sulla terra grazie ad una bolla d'aria che li avviluppava, c'erano fate e folletti dovunque intorno a loroe si incamminarono su di una strada lastricata di madreperla verso una grande conchiglia a tortiglione alta tre piani con la base poggiata sul fondo del lago e la punta in alto
Lalatnil disse" Ora conoscerete mia sorella Yalatnil regina delle fate e folletti del lago" entrarono nel palazzo nell'ampia sala formata dalla base della conchiglia. Su di una piattaforma rialzata sedeva su un trono lucente, una fata riccamente ornata di perle e vestita di serici veli d'argento aveva capelli lunghissimi d'oro che incorniciavano un viso bellissimo illuminato dagli straordinari occhi viola.
Le fecero corona intorno mentre Yalatnil sorrideva, dopo essersi scambiati i convenevoli di rito , Yalatnil disse "Vorrei portarvi a visitare quanto piu possibile del nostro regno e anche farvi conoscere una nostra sorella che, anche se diversa da noi ,e' famosa per la sua saggezza e per saper vedere attraverso il tempo, credo sia meglio muoversi in maniera naturale senza ricorrere alla magia per spostarci" detto questo si alzo' e mettendosi alla testa del piccolo gruppo formato dai due ragazzi con Lemdo e Lamda, Lalatnil e le fate di superfice che li avevano accompagnati si incammino' leggera.
Attraversarono ed uscirono dalla citta' di conchiglie addentrandosi nella foresta fluttuante attraversata da pesci di tutti i colori, dimensioni e forme che guizzavano come uccelli tra le fronde in movimento.
Attraversava l'acqua un onda di musica dolce e morbida che si alzava e abbassava ritmicamente, fluiva via e tornava portando parole " Che il canto del ringraziamento, gioia e tripudio
alto si innalzi all'Onnipotente da ogni molecola
dell'Universo "
Claire e Antoine erano ammutoliti e sopraffatti da cio' che li circondava. Sentivano sempre piu il cambiamento che da quando visitavano Faire si stava operando in loro, ne erano consapevoli e grati.
Arrivarono ai piedi di un complesso di colline rocciose con aperture di caverne sulle pareti. Una voce greve si fece strada nella mente di Claire e di Antoine mentre da un'apertura alla base di una collina si faceva avanti un enorme tartaruga "Grazie a voi giovani umani con il cuore di angelo siamo finalmente liberi dal Male per molto molto tempo ancora, noi abitanti di Faire non avremmo potuto liberarcene. Tutti noi siamo in qualche modo legati alla magia e questo ci ostacola, ma tutto ha una ragione d'essere e il disegno dell' Onnipotente, che forse a pochi di noi e' dato parzialmente intravedere, parla dell'armonia del Tutto e ogni cosa ed ogni evento ha il suo giusto posto nel Creato."La sibilla fece una pausa indi riprese " Fra breve giovani umani, dovete far ritorno al vostro mondo che altri avvenimenti dovrete affrontare, sappiate comunque che sempre tutto avviene in armonia con il disegno dell'Onnipotente"
Detto questo la tartaruga sfumo' davanti a loro, e, prese le sembianze di una Sirena, si allontano' velocemente nell'acqua violetta.
Claire ed Antoine rimasero ancora qualche tempo con le fate, ma nei loro cuori le parole dell'oracolo avevano lasciato un eco d'inquietudine
Tornrono da Puker e dagli altri maghi che erano diventati per loro 'famiglia', Claire informo' Pucher, che comunque era gia al corrente, del loro desiderio di tornare a Bruges e letta la filastrocca si ritrovarono nella biblioteca del palazzo.
Nel mondo degli umani erano passate solo poche ore dal momento della loro partenza, Claire e Antoin si riadattarono ai ritmi consueti.
Il precettore di Claire quando venne a farle scuola la scruto' a lungo, in silenzio infine le disse <In questi ultimi tempi sei molto cresciuta, c'e' una maturita'sorprendente in te. >Scosse la testa perplesso, Claire non dsse nulla limitandosi a guardarlo con aria sorpresa.
Qualche settimana dopo il conte Henry, padre di Claire, annuncio' di voler indire una battuta di caccia e nel palazzo cominciarono i preparativi.
Arrivo' il giorno della partenza, molti cavalieri erano giunti per partecipare montati su splendidi cavalli, c'erano battitori e cani e tutti erano eccitati ed impazienti, si sarebbero cacciati i cinghiali nella foresta a nord che si estendeva per chilometri e chilometri a circa un giorno di cavallo da li.
Il conte era nel suo elemento e il suo buon umore contagioso.
Partirono all'alba e Claire e Antoine li videro allontanarsi nella bruma mattutina. Rimasero a lungo a contemplare la strada anche dopo che la colonna non fu piu in vista. Claire era pervasa da un senso d'inquitudine e non riusciva a ritrovare il suo buon umore, con un sospiro si costrinse a rientrare e scesero nella grande ,accogliente cucina dove la cuoca aveva preparato loro la colazione.
Era passato qualche giorno dall'inizio della battuta di caccia e Claire era intenta a studiare quando un trambusto improvviso venne a turbare il silenzio della casa, si alzo' sorpresa e corse scendendo le scale a due a due fino alla corte di terra battuta che separava il palazzo dal portone con a fianco la portineria.
I grandi battenti stavano aprendosi in quel momento e Claire vide due cavalieri che trsportavano suo padre, corse loro incontro spaventata da cio che avrebbe visto, pur cosi giovane prese in mano la situazione e fece trasportare il conte Henry nel suo appartamento al primo piano facendolo distendere sul letto e mando' un servitore a chiamare il medico con urgenza.
Intanto anche gli altri componenti della battuta erano arrivati, Claire ,trattenendo le lacrime interrogo' i cavalieri sull'accaduto
:<Per amor del creato cosa e'successo?> Le rispose uno dei cavalieri che aveva trasportato il conte :<Sembrava che tutto andasse bene,i cinghiali erano stati stanati e avevano iniziato la fuga tallonati dai cacciatori e dalla muta dei cani, quando all'improvviso un grosso maschio si era girato e aveva caricato, sfortunatamente il conte era in testa e noi eravamo dietro di lui di alcuni metri, e' successo tutto in un battito di ciglia e abbiamo visto il conte a terra sotto la mole del cinghiale inferocito, l'abbiamo ucciso ma il conte era privo di sensi e ferito credo molto gravemente:>
Intanto il medico era arrivato, dopo qualche tempo si avvicino' a Claire :<Purtroppo,le disse, il conte e' in fin di vita non riprende conoscenza e il cuore e' debolissimo, ha anche il cranio spaccato,
temo che esali l'ultimo respiro da qui a poco:>
Claire si avvicino al padre, ma ormai il conte era spirato senza riprendere conoscenza.
Il conte Henry fu sepolto accanto alla moglie nel piccolo cimitero di famiglia.
Qualche giorno piu tardi arrivo' al palazzo una lontana cugina del conte.Si paleso' da subito una persona scostante di mezza eta' alta e magra.
Dopo essersi installata nell'appartamento del conte riuni' tutti gli abitanti del palazzo e cosi' esordi :<Chiamatemi Madmoiselle Janine e sono la parente piu prossima del fu conte Henry pertanto sono stata nominata tutrice di Claire e fino alla sua maggiore eta dirigero' questa casa :> detto questo volto' loro le spalle; Claire era sbalordita cerco' con lo sguardo Antoine e si rifugiarono in biblioteca, erano entrati da poco che Madmoiselle fece la sua comparsa, prese Claire per un braccio e trscinandola con se' proferi queste parole in tono duro :<Che non veda mai piu che ti intrattieni con il garzone di stalla, sei una signorina ed e' sommamente disdicevole questo comportamento, purtroppo sei cresciuta senza una guida femminile dopo la morte di tua madre, ma le cose cambieranno, te lo assicuro io, per intanto sei confinata nella tua stanza e se ti ci ripesco ancora la punizione sara molto piu pesante ragazza mia :> e ad Antoine disse:<In quanto a te se ti rivedo gironzolare per il palazzo sarai buttato fuori e allontanato, e il tuo posto sara' preso da persona di mia fiducia ">
Rinchiuse a chiave Claire nella sua stanza. Appena poterono Claire e Antoine, facendo bene attenzione che Madmoiselle Janine non fosse nei paraggi si incontrarono nelle stalle :<Ascolta, disse Claire, io non mi sottometero' mai a quell'orribile donna, non mi faro' rovinare la vita da qull'essere meschino e non posso tollerare di essere separata da te percio' ce ne andremo, ecco guarda ho preso il grande libro; ci rifugeremo a Faire, non vedo alternative, la' siamo a casa e tutti ci vogliono bene :> :<Si Claire, sono perfettamente d'accordo con te, forza leggiamo le parole magiche :> detto fatto si ritrovarono a casa di Puker che li accolse come sempre con grande goia.
Idue ragazzi raccontarono al mago tutto cio che era successo da che erano tornati nel loro mondo; a Faire naturalmente era passato molto piu tempo.
Puker medito' su quanto appreso poi disse loro "Andiamo alla sala delle riunioni dobbiamo consultarci con gli altri maghi per essere sicuri di fare la cosa giusta perche tu Claire sei completamente umana e una lunga permanenza nel nostro mondo......" Non termino' la frase perche era preoccupato, prese la mano di entrambi e un attimo dopo si ritrovarono nella sala del consiglio
Gli altri maghi erano gia a conoscenza del problema e proposero d'interrogare lo specchio del tempo.
Attesero la notte esi recarono alla grotta della sapienza , anche Claire e Antoine salirono all'interno della montagna e rimasero a guardare mentre i maghi prendevano posto alla bassa panca che conteneva la polla per il momento nera ed immota,
Incomincio' il canto della supplica e piano piano l'acqua comincio' ad incresparsi formando immagini nebulose.
Antea e Puker, dopo un tempo che parve infinito ai due ragazzi, si riscossero e con un largo sorriso tesero loro le mani "Non c'e' nessun pericolo per te giovane umana, certo cambierai, sarai longeva quasi quanto noi anche se con un cuore solo. Il nostro pianeta ti dara' l'equilibrio che occorre per vivere qui, ne siamo felici "
Passarono anni e anni Claire e Antoine crebbero divenendo due splendidi giovani, si sposarono e regalarono a Faire sei figli, tre maschi e tre femmine.
FINE
Il signiorotto del luogo viveva in un grande antico palazzo piu simile ad una fortezza che a una casa, con lui viveva la figlia Claire che a quel tempo aveva nove anni , aveva perso la mamma, morta qualche anno prima in un' epidemia molto frequenti a quel tempo.
Suo unico amico, Antoine, era il garzone di stalla che badava ai cavalli, un ragazzo di circa dodici anni, non si sapeva bene che eta avesse, dato che era orfano e non si sapeva nemmeno come fosse arrivato a lavorare li, ma ai fini della nostra storia non ha importanza.
Il padre di Claire era una persona buona e mite, ma poco incline allo studio e anche se era proprietario di una biblioteca vasta e fornita di antichi manoscritti non ne era per nulla interessato tanto da non sapere nemmeno cosa contenesse.
Claire al contrario era interessatissima alla biblioteca ed in particolare alla sezione che conteneva i libri di magia.
Fin dall'eta di sei anni aveva un precettore che l'istruiva ed era dotata di viva intelligenza. Anche Antoine era intelligente e capace. Claire gli insegnava di nascosto tutto quello che studiava lei cosicche i due ragazzi sapevano leggere e scrivere e si erano prefissi di scoprire cosa contenesse la sezione dei libri di magia.
Claire aveva libero accesso alla biblioteca che era tutta accessibile tranne i libri di magia racchiusi in una teca a parte e a chiave da chissa quanto tempo dato che nessuno sapeva piu dove fosse la chiave.
Un pomeriggio d'estate quando la grande casa era deserta e silenziosa Claire ando a chiamare Antoine e insieme salirono alla biblioteca con l'intentodi aprire la teca che conteneva i manoscritti di magia, Antoine aveva con se degli attrezzi presi nelle stalle e ora si accingeva con quelli a forzare la serratura. non era affatto un'impresa facile ci provarono ripetutamente. claire ed antoine sudavano abbondantemente attaccando a turno la serratura arruginita e che pareva persino protetta da un incantesimo, ma se loera ormai dopo tanto tempo non essendo mai stato rinnovato l'incantesimo certo aveva in gran parte perso efficacia tanto che ad un ennesimo assalto cedette con un sinistro scricchiolio pieno di presagi. Claire sosto' a lungo in reverente contemplazione dei tomi contenuti nella teca e Antoine vicino a lei sembrava perduto in visioni ultraterrene, ad un certo punto allungo' il braccio come in trance e prese in mano quello che sembrava il piu antico dei libri li' contenuti, un grossolibro con una copertina blu scurissimo non si capiva di quale materiale fosse fatto, morbido e cedevole al tatto con incisi segni simili ad un disegno che baluginava come tracciato da un raggio di luce.
Claire prese a sua volta il libro in mano e antoine ritorno' in se' e stava per avvertire claire di stare attenta, ma non riusci a profferire parola improvvisamente non aveva piu voce e intanto Claire sedutasi per terra gia' apriva il libro che da solo comincio a sfogliarsi velocemente finche si fermo ad una pagina che conteneva una corta filastrocca , quasi ipnotizzati i due ragazzi lessero le parole per loro prive di significato.
Non appena finirono di pronunciare le parole li' scritte si ritrovarono con il libro in mano non piu nella grande biblioteca ma nel bel mezzo di una piazza circondata da strani edifici semitrasparenti e traslucidi come di vetro e madreperla.
Al momento del loro arrivo la grande piazza era vuota ma si sentiva avvicinarsi il suono di una fanfara e il vocio di molta gente.
Claire e Antoine si guardarono in faccia e presosi per mano si lanciarono di corsa verso quella che sembrava una piccola via che s'inoltrava dalla piazzafra gli edifici che la fronteggiavano. li' giunti si fermarono cercando di capire come mettersi al riparo e raccogliere le idee sul da farsi, claire teneva il libro ben stretto contro il petto. videro un altro vicolo che si dipartiva dalla vietta e vi si inoltrarono non senza una certa titubanza.
Altri edifici dall'apparenza piu modesta ma sempre dello stesso materiale fiancheggiavano il vicolo. Tutte quelle costruzioni davano l'ipressione di non aver peso e la loro bellezza toglieva il fiato.
Claire e Antoine proseguirono lungo il vicolo e si trovarono in uno spiazzo con al centro una fontana circondata da alberi viola e da una siepe fiorita che emanava un profumo inebriante la fontana era formata da un blocco di cristallo da cui scaturiva un fiotto d'acqua che ricadeva spargendo zampilli sfumati di viola. Idue ragazzi si fermarono incantati ma Claire tiro' il braccio di Antoine e sedutasi sulla panchina di pietra si mise a sfogliare disperatamente il libro che aveva posato in grembo cercando la filastrocca che, ne era sicura, li aveva portati fin li', pensava che rileggendola sarebbero tornati a casa; ma la pagina del libro ora era completamente bianca la filastrocca era sparita, Claire spaventata volse gli occhi all'allibito Antoine e nel farlo scorse una figura che li osservava dall'ombra di una casa, la persona si fece avanti sorridendo loro, era un anziano alto e sottile con una fluente barba d'argento occhi blu dallo sguardo acuto e benevolo e un grosso naso, vestiva una veste lunga fino ai piedi viola e argento con lunghe e larghe maniche '' mi sembra che vi siate persi nevvero?"Disse e le sue parole echeggiarono nella mente di Claire e Antoine Claire rispose ad alta voce sorpresa di aver capito perfettamente" Come hai fatto! ho compreso come se parlassi la mia lingua" Antoine le fece eco "anche io!!!"Il mago rise "siete arrivati a Faire il mondo della magia, tutto cio' che vedete e' fatto con la magia e io sono Puker mago di prima classe da tempo immemorabile vi sto aspettando. Vedete il libro che avete tra le mani appartiene a questo mondo e qui vi ha portato. Non esiste il caso siete qui per una ragione, ma venite venite prego,ohh! sono un pessimo ospite, scusate" disse invitando i due ragazzi ad entrare in casa e li precedette facendo strada.
Ogni vano della casa era una bolla iridiscente posata su una pavimentazione ricoperta di tappeti lucenti.
I ragazzi guardavano a bocca aperta. Il mago fece un gesto e sul tavolo rotondo comparvero cibi e bevande, Claire e Antoine si avvidero di aver fame e sete e grati si avvicinarono al tavolo.
Dopoessersi rifocillati Puker sedette su un ampia poltrona e invito'i ragazzi a sedere su un basso divano davanti a lui "ora e' bene che vi spieghi un po la situazione fece una pausa e chiuse gli occhi come a raccogliere le idee e dopo qualche tempo le sue parole riecheggiarono nuovamente nelle loro menti.
Claire e Antoine cominciavano a familiarizzare con quel metodo e presto scopersero di poter comunicare sia con il mago sia tra di loro beh!! a Faire molto era possibile,se ne stavano piacevolmente rendendo conto.
"Dovete sapere riprese Puker che il nostro mondo e' il piu antico, fu il primo ad essere creato centinaia di milioni di anni fa e per tanto tanto tempo qui ci fu equilibrio, ma quasi innavvertitamente le cose hanno cominciato a non andare piu cosi armoniosamente come prima.
Il contatto occasionale con gli altri mondi ha intaccato l'ordine magico e l'equilibrio, sono comparsi tra noi sentimenti che hanno alterato e deviato molti di noi verso la magia nera ed ora c'e' uno stato di guerra ancora non manifesta ma di cui si avverte l'approssimarsi, qualche secolo fa il libro che avete fu rubato dal nostro mondo e portato sul vostro dagli umani e usato per scopi a dir poco indegni".
Il giorno cominciava a finire, si approssimava il buio della notte e Puker interruppe il racconto vedendo che i due ragazzi cominciavano a dar segni di stanchezza.
Preparo' nel solito magico modo la cena e finito di mangiare li condusse a due stanze contigue dove potessero riposare.
Toccato con la testa il cuscino Claire e Antoine, spossati da tutto cio' che era loro accaduto, sprofondarono nel sonno.
Le luci del nuovo giorno trovarono i nostri viaggiatori svegli e ristorati davanti ad una abbondante colazione " ora disse il mago vi portero ad una riunione di, aimeh, quei pochi rimasti di noi fedeli alla retta via e vedremo insieme cosa potremo fare; intanto l' antica profezia si e' avverata e voi siete arrivati, ormai avevo quasi perso la speranza ma grazie all'Onnipotente siete giunti e spero con tutto il cuore che si possa ancora fare qualcosa per salvare dalla distruzione o almeno arginare il disastro, ora datemi la mano e tenetevi per mano anche voi"Videro il mago concentrarsi e provarono la stranissima sensazione di perdere peso, parve loro di galleggiare per un tempo brevissimo e si ritrovarono all'interno di uno di quei palazzi traslucidi in una grande sala tonda', ma le persone li riunite erano in numero veramente esiguo non piu' di una dozzina fra maghi e fate e tutti con tuniche con gli stessi colori degli abiti di Pucher quindi maghi di prima classe come si auto definivano.
Le loro espressioni erano serie e preoccupate, accolsero i nuovi venuti con evidente sollievo.
Presero posto ad un grande tavolo e anche Claire e Antoine vi presero posto sentendosi un po' a disagio ,Claire sempre con il suo prezioso libro stretto tra le braccia.
Una fata dai bianchi capellli raccolti in una elaborata acconciatura sormontata da un diadema e un lungo velo chiese a Claire di vedere il libro , ma lei non voleva separarsene.
Puker intervenne " Mia cara Antea prima dobbiamo spiegare e far capire a queste persone quale e' il loro ruolo in questo che per loro e' certamente un paese, anzi un mondo sconosciuto in cui sono capitati del tutto a loro insaputa , ora come gia' vi ho accennato un antica profezia ci ha annunciato che l' attuale crisi si puo superare con l'aiuto di due giovani umani portatori del libro sacro, voi secondo quanto scritto, dato che siete refrattari alla magia e sopratutto alla maga nera siete i piu adatti a combattere" Antoine si fece improvvisamente attento ricordando il turbamento subito dopo aver toccato il libro magico, comunico' questo a Puker e anche tutti gli altri maghi ne furono informati, Antea avanzo' 'l'ipotesi che Antoine avesse sangue elfico in piccola proporzione "ma allora io non sono adatto al compito quale che sia, protesto' il ragazzo, Puker lo rincuoro' subito " nulla e' per caso. Cosi deve essere"
All'improvviso si senti' un brusio proveniente dall' esterno e un forte vento prese a soffiare, una delle pareti tremolo' e si dissolse rivelando alcune figure nero vestite che si andavano materializzando. Vestivano tuniche nere e argento e indossavano cappelli conici.
Appena i loro corpi si concretizzavano, sciamarono nella sala con atteggiamento aggressivo e si diressero compatti verso i due ragazzi che guardavano stupefatti.
Subito Puker e Antea si posero al loro fianco e presali per mano li trasportarono in un altro luogo.
ormai stavano abituandosi a quell'insolito modo di viaggiare invero comodo e opportuno.
Si ritrovarono in una grotta calda e stranamente umida, le pareti luccicavano e i colori dell'arcobaleno sembravano rincorrersi con la liquidita' dell'acqua su di esse, formando disegni fantastici che subito sparivano per formarne altri in perpetuo movimento tanto da rimanerne abbagliati.
"Questa grotta contiene tutto il sapere magico di Faire ed e' protetta da pesanti incantesimi che vengono rafforzati e rinnovati continuamente"disse Puker in tono reverente.
Claire e Antoine che si aspettavano di vedere una biblioteca rimasero delusi e sopratutto nel constatare che conteneva solo alcuni cristalli sfaccettati sospesi a mezz'aria e un tubo d'argento su di un piedestallo di quello che sembrava lucido legno nero a forma di larga spirale posto al centro della grotta .
Claire e Antoine avrebbero voluto soffermarsi e chiesero a Puker di far loro vedere come funzionassero quei dispositivi " non ora rispose Puker non abbiamo tempo per questo, i maghi della magia nera ci stanno incalzando e voi avete un ruolo importantissimo e che l'Onnipotente ci aiuti e che ci salvi dalle forze del male, non siate impazienti" continuo' attraversando velocemente la grotta verso il lato piu lontano dall' entrata " Se tutto andra' come deve avrete tutto il tempo per studiare ed imparare.
Improvvisamente i due ragazzi furono affiancati da due splendidi cavalli alati dal portamento fiero. Puker profondamrnte commosso fece le presentazioni " Questi disse sono Lamda e Lemdo gli ultimi rimasti della loro meravigliosa specie, insieme sconfiggerete la magia nera, ho una grande fiducia in voi e in loro"
Claire interloqui preoccupatissima "ma Puker come, per l'amor dell'Onnipotente, potremo mai riuscire in un impresa del genere!!! non sappiamo nulla di magia non abbiamo nessun addestramento, non sappiamo nemmeno cavalcare! Quello che ci chiedi e' pura follia" Ma Puker sorrideva trnquillissimo " nulla di tutto questo serve al contrario se foste preparati di sicuro fallireste. Ora ascoltatemi, per prima cosa salite in groppa alla coppia di Pegaso, questo e' il nome della loro razza, senza timore"
Lemdo e Lamda con un movimento aggrazziato li fecero salire e li sistemarono comodamente fra le ali Claire e Antoine si accorsero di poter comunicare senza alcuna difficolta' con loro esattamente come con Puker e gli altri maghi bianchi.
Claire e Antoine si sentirono pervadere da una grande forza e tranquillita' al contatto con quelle strordinarie creature. Puker riprese a parlare " Opporrete alla magia nera la purezza delle vostre anime immacolate il vostro cuore colmo di amore e pulito la vostra mente serena pervasa di giustizia e generosita' giovani angeli che percorrete senza tentennamenti la via dell' Onnipotente che ispira la vostra vita"
Puker ed Antea posero la mano sulla testa dei due cavalli alati e si ritrovarono all' aperto in un anfiteatro naturale tra altissime montagne ricoperte di scintillante ghiaccio, allineati di fronte a loro i potenti maghi dalle vesti nere e argento su draghi dall'aspetto terrificante che immediatamente iniziarono l'offensiva con l'intento di annientarli o di trscinarli nelle loro fila ma d'innanzi a loro si frappose uno scudo dall'ampiezza dell'anfiteatro di luce candida e ultraterrena percorso da lampi accecanti che lentamente si spostava con forza travolgente verso i maghi neri che opposero tutta la malvagita dei loro animi corrotti, invano, lo scudo di luce li travolgeva in un silenzio irreale spaventoso, lo scudo li annientava riducendoli in piccoli sbuffi di fumo nero e rosso che in pochi attimi scomparivano.
Resosi conto della rovinosa disfatta la retroguardia dei maghi neri cerco' con affannosa fretta di porsi in salvo ma lo scudo inesorabile, animato di vita propria non dava tregua. Solo uno dei maghi, purtroppo Morimer il piu intelligente e spietato riusci' a sottrarsi smaterializzandosi all' improvviso mentre stava per essere annientato.
Molte centinaia di anni sarebbero passati da allora senza sentirne piu parlare che quasi ci si dimentico' della minaccia.
Non ci fu esultanza a Faire per questa vittoria. quando si ritrovarono alla sala rotonda, la sala del consiglio, Pucher disse "E' sempre triste dover essere gli artefici della fine di qualcun altro anche se non c'e' alternativa purtroppo la malvagita' e la corruzione della magia nera non ci ha dato scelta, o noi o loro e la giustizia, la bonta', la via dell'Onnipotente saranno sempre vincenti, trionfera' sempre la verita', la luce, sulle tenebre"
Sul fare della sera stanchi di tante emozioni Claire e Antoine si accomiatarono da Lamdo e Lemda che tornarono alla grotta della sapienza con l'intenzione di mettere su famiglia e regalare al mondo di Faire un altra generazione di pegaso ora che la minaccia era sparita.
Puker preparo' una ricca cena nel solito modo e dopo aver un po commentato gli avvenimenti si ritirarono per la notte. L'indomani, una splendida giornata rallegro' il mondo di Faire.
Claire e Antoine sedevano allegri accanto a Puker e agli altri maghi e fate. Tutti erano di ottimo umore anche se sapevano che il distacco era vicino. Questa volta fu Antea, la fata dai bianchi capelli a rivolgersi ai due ragazzi " So miei cari che molta e' la giusta curisita per un mondo cosi diverso e nuovo che vorrete soddisfare e noi con grande piacere vi faremo da maestri,
ora conoscete la via per tornare quando vorrete"
Claire guardo' il libro che teneva sempre stretto a se' e vide con meraviglia che la filastrocca era tornata visibile sulla pagina prima vuota. Guardo' i maghi e le fate sorridenti intorno a se' e con le lacrime agli occhi prese la mano di Antoine "Si', disse, il portale e' aperto, arrivederci torneremo presto" e senza altri indugi lesse la filastrocca e immediatamente si ritrovarono nella polverosa biblioteca di casa. sembrava fossero trascorse solo poche ore da quando erano partiti e in effetti cosi era perche il tempo nel mondo degli umani scorre molto piu lentamente tanto che anni e anni nel mondo di Faire equivalgono a pochi giorni tra gli umani.
Claire e Antoine ne avrebbero fatta ancora esperienza nel tempo a venire.
Nella grande casa di Bruges era passato poco piu di un mese da quando Claire e Antoine erano tornati dalla loro straordinaria avventura di cui non avevano fatto parola con nessuno, anche perche' probabilmente nessuno avrebbe loro creduto.
I due ragazzi erano preda di grande eccitazione e non passava giorno che non parlassero di cio che avevano vissuto a Faire.
Passo' il tempo, non molto nel mondo degli umani, mentre a Faire gli anni si susseguivano.
Claire e Antoine visitavano regolarmente i loro amici a Faire ed apprendevano con entusiasmo cio che veniva loro insegnato dai maghi e dai pegaso.
La filastrocca magica ormai non scompariva piu ,il portale che conduceva a Faire era aperto anche se i maghi dettero a Claire e Antoine una chiave d'oro dato che ora dopo aver letto le magiche parole, compariva un lungo ponte ed a meta del ponte una massiccia porta dello stesso materiale di tutte le magiche costruzioni di Faire, invariabilmente bloccava il passaggio che solo la chiave d'oro poteva aprirre
La Biblioteca di Faire
Claire e Antoine sedevano d'innanzi ad un buon the'con biscotti e pasticcini e una bella torta di frutta, ospiti graditissimi a casa di Pucher il quale incomincio' a raccontare la lunga storia di Faire "Miei cari ragazzi, come gia vi dissi Faire fu il primo mondo creato e fu dotato di magia, ma venite andiamo alla biblioteca,quale posto migliore per cominciare a conoscere questo bellissimo, sorprendente mondo"esclamo' all'improvviso e presi i ragazzi per mano in un attimo furono all'interno della splendida grotta la cui morbida luce con i colori dell'arcobaleno che formavano disegni sempre nuovi lungo le pareti scorrendo senza fine, suscitava essa stessa meraviglia e sorpresa e purtuttavia dentro quella magica atmosfera ci si sentiva a proprio agio e un senso di gioia, rispetto e reverenza permeava coloro che vi si trovavano.
Puker condusse Claire e Antoine ad una consolle dove sedettero e indossati dei guanti sottili come seta prese uno dei prismi di cristallo e lo inseri' in una fessura della consolle e il tubo d'argento in mezzo alla grotta sul suo piedestallo nero prese a rilucere intensamente formando scene di un epoca passata ,trasportando gli spettatori all'interno di esse, la voce che narrava echeggiava nella loro mente.
All'inizio il vergine mondo magico di Faire era permeato di amore, nei villaggi semplici la gente era felice, cortese ogniuno viveva rispettando il vicino in armonia con tutto il creato.
Furono trsportati in quella vita all'interno delle case, nelle botteghe, nei campi coltivati con sapienza e amore, attraverso strade percorse da persone senza paura; parteciparono a feste gioiose dove tutti condividevano cibi e bevande fra persone benevole e sorridenti che si aiutavano l'un l'altra con generosi e onesta' persone dello stesso tipo di Puker e dei rimasti maghi vestiti di viola e argento che si dedicavano alla magia autentica fonte di vita e di bonta'.
I maghi erano coloro che governavano le comunita'venivano scelti dalla popolazione in base ai meriti e all'integerrimita' che dimostravano nel loro agire e alla loro saggezza.
A quell'epoca la popolazione non era numerosa e Faire era abitata da razze diverse che coabitavano pacificamente'
C'era un unico grandissimo continente circondato dall'acqua che aveva una splendida sfumatura viola.
Al nord erano stanziati gruppi di individui dall'aspetto perfettamente umano ma solo nell' aspetto esteriore dato che possedevano due cuori erano telepatici e vivevano diversi millenni Costoro erano governati dai maghi. Al centro viveva il popolo degli Elfi governato da un stirpe reale e si succedevano re e regine.
Il sud era suddiviso fra il popolo degli gnomi e il popolo delle Fate e Folletti.
Gli gnomi governati da sette patriarchi e fate e folletti da un regina immortale.
Dopo un tempo che parve a Claire e Antoine brevissimo la luminosita' del tubo d'argento si affievoli' e le scene cessarono, Puker recupero' il prisma di cristallo dalla fessura della consolle e quello torno' a fluttuare con gli altri "Ragazzi disse il mago per oggi mi sembra abbastanza, andiamo a casa e a cena" "hai ragione non mi sono accorta del tempo che passava e sono veramente affamata!" rise Claire e presa la mano di Antoine e di Puker si ritrovarono in un attimo a casa del mago dove vivevano ogni volta che tornavano a Faire.
Il giorno dopo tornarono alla grotta della sapienza e Puker inseri un altro prisma nella consolle questa volta con loro venne anche Antea, la bella maga.
Ora si ritrovarono in un epoca piu tarda, la popolazione era aumentata molto, sopratutto al nord del continente, c'erano citta' estese, leggiadre, con edifici e statue di rara bellezza, il mare era percorso da imbarcazioni, frotte di pegaso giocavano e vagavano per i cieli ma dopo le scene del primo periodo cominciarono a vedersi individui che saliti su piattaforme e viaggiando di citta in citta incitavano i cittadini a volere di piu a chiedere piu potere ai maghi, si vedevano persone sempre piu scontente e tra di loro c'erano persone che non erano originarie di Faire: erano iniziati i primi contatti con il mondo degli umani.
Claire si rivolse a Puker " ma come successe che i due mondi vennero a contatto?" " Ecco, le ripose Antea che era la storica, ora vedrete come '"e infatti furono trasportati all' interno di torri di cristallo disseminate sul territorio in luoghi inaccessibili dove maghi avidi e corrotti dal loro stesso potere sperimentavano cose proibite con intenti malvagi e cercavano persone corruttibili anche al di fuori di Faire. Antea spiego' "Vedete alcuni di noi purtroppo, scopersero che era possibile con incantesimi proibiti trasportarsi in altri mondi e cosi arrivarono al mondo degli umani e facilmente tra questi trovarono adepti, tra l'altro fu anche cosi che il piu potente dei nostri libri magici fu trafugato per scopi malvagi dagli umani che credettero di poter ottenere ricchezze e potere a scapito di altre persone e della natura stessa"
Il contenuto del prisma si faceva via via piu drammatico, la situazione a Faire peggiorava, sempre piu maghi lasciavano la via corretta per inseguire falsi profeti.
Solo uno sparuto gruppetto di maghi ebbe la forza di opporsi al dilagare del male ma dovettero nascondersi e si ritirarono in quella stessa grotta detta della sapienza con gli ultimi rimasti della stirpedei pegaso che furono quasi del tutto sterminati dai malvagi perche non vollero piegarsi ai loro voleri.
Si arroccarono difendendosi con potenti incantesimi e con la forza della fede in cio che era giusto e onesto.Prepararono i libri prisma di cristallo e aspettarono, infatti durante il volontario esilio Puker ebbe una visione, era il ciquecentesimo anno che passavano nella grotta e una notte fredda in cui il mago era immerso nei suoi studi senti la presenza dei suoi compagni e dei pegaso intorno a lui segno che era giunta l'ora di interrogare il Fato.
Sotto la luce di globi luminosi che illuminavano la via sospesi sotto il soffitto, si incamminarono all'interno della montagna salendo verso la sommita', arrivarono ad una stanza che formava otto angoli al centro della quale stava uno specchio d'acqua circondato da una bassa panca dove i maghi presero posto intonando il lento canto che precedeva le parole dell'incantesimo che avrebbe loro permesso di vedere, per quanto possibile cio che sarebbe accaduto in avvenire.
Non sempre il responso era chiaro ma questa volta non ci furono dubbi, videro chiaremente il perduto libro del grande potere nelle mani di due giovanissimi umani, uno dei quali non proprio umano, ma entrambi dal cuore puro come quello degli angeli e seppe che attraverso di loro la malvagita' sarebbe stata sconfitta quasi interamente e che il regno del bene ancora una volta avrebbe trionfato.
Puker si rivolse a Claire e Antoine "Non sapevamo quanto lontano nel futuro si sarebbe avverata la profezia, ma fui sicuro, quando cio fosse avvenuto lo avrei saputo in tempo; cosi lavorando e pregando ci disponemmo ad aspettare. Purtoppo essendo rimasti cosi pochi non potemmo fare granche' per arginare il dilagare del male, ne furono infettati anche altri regni e la "notte" piombo' sul nostro mondo .
trascorsero ancora centinaia di anni finalmente seppi che aravate arrivati e mi trasportai dove mi avete incontrto il resto lo conoscete miei diletti figlioli, se mi permettete di chiamarvi cosi dato che provo, anzi tutti noi proviamo un grande affetto per voi.
Ormai il giorno era finito e gli ultimi raggi violetti del lontano sole che illuminava e scaldava Faire lentamente lasciavano il passo alla luminosa notte blu, con in cielo le tre piccole lune che lo percorrevano da est a ovest a velocita' diverse rivaleggiando in splendore con le stelle lontane.
Claire e Antoine tornarono a Bruges nella biblioteca del palazzo appena in tempo per i fasteggiamenti dell'anno nuovo, c'era un gran via vai di servitu' in cucina e su e giu per gli scaloni. Ci sarebbero stati festeggiameti per diversi giorni e molti ospiti, che gia cominciavano ad arrivare. Ricche carrozze, trainate da splendidi equipaggi di superbi cavalli scalpitanti, perfettamente consci del loro importante ruolo, cavalieri che arrivavano per i giochi e i tornei, dame dai bellissimi abiti in velluto di tutti i colori ricamati con sapienza e adorne di gioielli con mantelli di pelliccia, a Claire girava la testa e Antoine non aveva un attimo di pace se non durante la notte quando poteva vedere Claire che sgattaiolava in biblioteca quando tutti dormivano
Suo padre ora che c'erano ospiti e banchetti la voleva vicino a fare gli onori di casa e ad assistere ai tornei e non c'era cosa che l'annoiasse di piu; per fortuna alla fine della settimana tutti sarebbero partiti per la tradizionale battuta di caccia.
Un unica cosa entusiasmava Claire e anche Atoine quando poteva assistervi oltre ai manicaretti e ai dolci squisiti che preparavano in cucina ed era quando, a conclusione dei banchetti, facevano il loro ingresso i musici e i ballerini che allietavano i festanti con antiche ballate e poemi, recitati al suono delle arpe e dei cembali prima che iniziassero le danze che comunque erano anche interessanti con tutti quegli inchini e saltelli, Claire pensava che non ci sarebbe mai riuscita e se la rideva silenziosamente.
Finiti i festeggiamenti di mezzo inverno gli ospiti lasciarano Bruges alla spicciolata e finalmente il palazzo torno' ad essere silenzioso come sempre.
Tirato un gran sospiro di sollievo i due ragazzi poterono prepararsi a tornare a Faire dove li aspettavano entusiasmanti avventure.
Questa volta progettarono di fare un lungo viaggio attraverso il continente a cavallo dei pegaso entusiasti quanto loro.
Dopo la sconfitta della magia nera i pegaso si erano moltiplicati tornando ad essere numerosi e a riempire i cieli con i loro giochi e Lemdo e Lamda vollero essere loro a trasportare i ragazzi.
Dunque iniziarono con il sorvolare il paese dei Danidi come si autodefinivano i maghi e il loro popolo.
Era un paese dolce con grandi praterie verde smeraldo, morbide colline, qua e la' fitte foreste con altissimi alberi violetti punteggiavano le praterie e ricoprivano le colline.
Grandi fiumi percorrevano il territorio scorrendo sinuosi e formando laghi in cui l'acqua sfumata di viola scintillava sotto il cielo luminoso.
C'erano anche grandi citta' circolari con i loro edifici opalescenti coronati da guglie slanciate e cupole d'oro e anche, disseminate nelle praterie, torri bianchissime che si elevavano per centinaia di metri, i pegaso si tenevano lontani da esse che come spiegarono a Claire e Antione erano state le dimore dei maghi neri.
Erano ore ormai che sorvolavano il paese e i pegaso proposero una fermata per riposarsi e anche fare una passeggiata.
Scesero sulla riva di un fiume dalleacque violette e lucenti ,vicino alla riva si alzava una ripida collina con alberi,e prati pieni di variopinti fiori.Lamda disse "Questo fiume si chiama dell'alba e attraversa tutto il continente in larghezza partendo da tre sorgenti ad est formando tre laghi e alcune cascate, ma ora vorrei farvi ammirare le pitture antiche che ricoprono le pareti di quelle grotte sulla collina dietro di noi, le vedete?"detto questo si innalzarono fino alla prima delle aperture che si affacciavano sul fiume.
Oltrepassata la soglia semi ostruita da piante e rampicanti che sfoggiavano bianchi larghi fiori profumati si inoltrarono nel passaggio che dopo pochi metri si apriva su una vasta sala che prendeva luce da fenditure in alto, le pareti erano affrescate con disegni realistici di un impatto emotivo straordinario erano molto molto antichi pur avendo mantenuto i colori brillanti giocati sul bianco nero e ocra di varie tonalita'.
Rimasero incantati ad ammirare le scene anche se ilsignificato di cio' che vedevano non era chiaro per loro che venivano da un altro mondo ma non per questo meno suggestive.
Ripresero il volo dopo essersi rifocillati e riposati, seguirono l'andamrnto del fiume sotto di loro verso ovest, sorvolarono una citta'indaffarata nel lucore dei suoi edifici perlescenti poi una prateria dove animali simili a gazzelle brucavano e si lanciavano ogni tanto in balzi altissimi pecorrendo metri e metri ad ogni balzo e ogni tanto uno stormo di uccelli dal lungo becco e dal piumaggio intensamente colorato di viola azzurro e giallo li circondavano lanciando alte strida.
Anche altri pegaso ogni tanto incrociavano il loro volo salutando con deferenza i capostipiti e gli umani salvatori, alcuni portavano sulla groppa Danidi, uomini e donne le quali avevano tutte capelli bianchi come la maga Antea e Lemdo disse loro che erano le guaritrici che viaggiavanoda un Ara all'altra a portare i loro servizi a chi le chiamava.
All'ora del tramonto Lamda disse" se desiderate tornare da Puker riprenderemo domani il nostro viaggio o se invece volete possiamo passare la notte qui"Claire e Antoine si consultarono brevemente e furono d'accordo nel voler tornare da Puker, si sarebbero fermati qualche giorno a venire.
I due pegaso si rizzarono in aria toccarono l'un l'altra per un attimo le lunghe ali e in un batter di ciglio furono sulla soglia di casa di Puker il quale contentissmo li accolse con una bella tavola imbandita.
Finito di cenare sedettero qualche ora a parlare, i ragazzi fecero partecipe Puker che ormai consideravono un nonno maestro, di tutto quello che avevano visto e poi pieni di entusiasmo e stanchi morti si ritirarono nelle loro comode stanze.
L'indomani all'alba risaliti sui pegaso magicamente si ritrovarono alle medesime coordinate dove erano la sera precedente e il viaggio riprese.
cambiarono direzione e si diressero a sud verso il regno degli elfi Sorvolavano ora grandi distese di foreste con i loro alberi viola dallemille sfumature. Dopo qualche tempo decisero di atterrare e proseguire a piedi in una foresta particolarmente fitta e dalla quale provenivano voci di animali.
Claire e Antoine erano incantati dalla bellezza della vegetazione, dal profumo dei fiori, dal suono dell'acqua che scorreva formando ruscelli che si rincorrevano perdendosi nel folto degli alberi. Le foglie cantavano la loro canzone al ritmo della brezza che le scuoteva allegra e ogni tanto nel sottofondo del brusio di insetti nascosti si levava uno stridio, un barrito o il canto di un uccello.
La foresta era viva e i quattro viaggiatori percepivano l'energia che la permaeva. Lemdo che procedeva in testa alla piccola colonna si fermo' e comunico'"Questo e' il paese degli elfi e tra poco li incontreremo; gia sanno del nostro arrivo e potremo passare qualche tempo con loro"Claire e Antoine si guardarono intorno, erano arrivati ad una radura che cominciava qualche metro avanti, un gruppetto di elfi li aspettava all'altro lato della radura, erano molto alti e sottili, i loro visi allungati con gli occhi obliquie larghi al centro che variavano dal blu al verde al viola in tutte le sfumature, il naso leggermente curvo e le labbra lunghe e morbide.
Erano di una bellezza sorprendente, portavano i capelli lunghi sia maschi che femmine queste ultime piu basse e con il corpo piu morbido. Le orecchie erano appuntite e non coperte dai capelli trattenuti da fasce e fermagli scintillanti indossavano abiti di un materiale sottile di colore cangiante arancione verde viola oro e argento con tuttr le sfumature dell'arcobaleno che li avvolgeva aderendo alle membra quasi che quel materiale fosse in qualche modo vivo.
Rimasero qualche tempo fermi a guardarsi poi Lemdo e Lamda che avevano ripreso i ragazzi in groppa si avvicinarono agli elfi "siamo onorati" disse un elfo che sembrava piu anziano degli altri e portava un diadema sulla fronte da cui pendeva una goccia luminosa che mandava bagliori riflettendo la luce "della vostra visita che attendevamo dopo averne ricevuto l'annuncio. Il mio nome e' Ortle e sono il fratello della regina Rila, venite sarete ospiti graditissimi nella nostra citta'"e cosi dicendo fece un gesto per indicare tutto intorno a loro, Lamda spiego'"tutta la foresta e' la citta' elfica presto vedrete le loro abitazioni sugli alberi e all'interno degli alberi, gli elfi vivono in simbiosi con gli alberi che in cambio delle loro cure li forniscono di tutto cio'di cui hanno bisogno, anche cio' che indossano e' prodotto dagli alberi.
Antoine osservava attentamente gli elfi,aveva la sensazione guardandoli, di essere in qualche modo legato a loro, ricordava le parole che Antea aveva pronunciato quando avevano parlato del libro magico e dell'effetto che aveva prodotto su di lui; anche Claire ricordava e una certa apprensione si era impadronita di lei.
Insieme ai pegaso si unirono al gruppetto di elfi che leggeri e agili scivolavano tra gli alberi lungo sentieri pressocche invisibili, lungo il percorso altri elfi si unirono a loro uscendo da costruzioni in legno sugli alberi e dentro gli alberi. Le piante crescevano in modo tale da "costruire"interi moduli abitativi offrendo agli elfi abitazioni piu che confortevoli.
Arrivarono ad un ampio spiazzo in mezzo alla foresta con al centro un enorme antichissimo albero dal diametro di centinaia di metri. Claire,Antione,Lemdo e Lamda furono introdotti da Ortle e pochi altri all'interno dell'albero attraverso una scalinata formata dai rami che con comodi bassi scalini portava verso l'alto e sfociava in uno splendido spazio profumato di resina e dal sentore dolce di fiori e frutti, qui seduti su alti sedili foderati e imbottiti di fragrante muschio sedevano la regina Rila e il suo consorte.
Rila era una splendida elfa con gli occhi simili a gioielli verdi scintillanti che dominavano un viso dai lineamenti alteri e nel contempo dolci accentuati dalla bocca su cui aleggiava un sorriso segreto. Il re suo consorte aveva un aspetto altero e severo non c'era sorriso sul viso asciutto dalle guance tirate sugli zigomi sporgenti, sedevano con atteggiamento rilassato, ad un lato dello spazio che evidentemante costituiva la sala del trono c'era un tavolo di legno stracolmo di frutta, fiori ,resina, linfa in ciotole pure di legno. Claire e Antoine con Lemdo e Lamda si avvicinarono ai sovrani che prontamente si alzarono venendo loro incontro,Rila si rivolse loro "Siamo onorati di ricevere la vostra visita e con gioia vi invitiamo a restare quanto desiderate nel nostro regno, vi saranno messi a disposizione alloggi che gia sono in via di preparazione ed intanto se desiderate rifocillarvi vi preghiamo di tenerci compagnia a tavola" e cosi dicendo si avvicino' seguita dal re alla grande tavola imbandita.
I due ragazzi raccontarono agli elfi del loro legame con Faire e con i maghi del popolo dei danidi e in special modo con Puker e con Antea. Il re degli elfi interveniva raramente e Claire sorpresa dall'atteggiamento rigido apri con gentilezza la sua mente chiedendo al re se ci fossero degli argomenti di cui volesse parlare, il re che si chiamava Orlen , come disse, dopo un lungo silenzio accetto' di parlare con la ragazza "Non voglio essere scortese, ma abbiamo sofferto molto e per tanto tempo a causa della magia nera che si e' sviluppata tra i maghi danidi e a causa degli umani che hanno scorazzato in lungo e in largo portando rovina e distruzione. La magia nera ha infettato anche gli elfi e purtoppo ci sono ancora episodi qua e la' tra il nostro popolo che disonorano tutti noi" Lamda si intromise dicendo che anche loro, i pegaso, ne sono quasi stati annientati e che se non fosse stato per la profezia avveratasi, di loro non vi sarebbe piu' stata traccia.
Il tono del re si fece meno amaro, a queste parole e guardo' con piu' simpatia i quattro ospiti, tirando un gran sospiro.
La regina Rila con grande tatto svio' la conversazione su argomenti meno pesanti "Ora disse vorrei far vedere ai nostri ospiti i loro appartamenti, venite ormai dovrebbe essere tutto pronto"e con queste parole si avvio verso il fondo della sala del trono. I quattro ospiti la seguirono di buon grado perche' gia si era fatto tardi e non vedevano l'ora di riposare, Claire osservava tutto con grande curiosita non aveva mai visto nulla di simile e ne era completamente conquistata.
Il paese degli elfi era la grande foresta e gli alberi offrivano ripari alloggi mobili insomma tutto quello che necessitava; ora stavano attraversando un corridoio fatto di rami ad una discreta altezza dal suolo, ma non c'era il minimo pericolo, in fondo al corridoio la regina li introdusse in altri vani "Ecco disse questo e' l'appartamento di Claire e Antoine, in fondo c'e' un comodo vano per Lemdo e Lamda"discese alcuni gradini e agli occhi ammirati di Claire si paleso' in una nicchia in mezzo a cortine di foglie e fiori, una vasca ripiena di acqua profumata intiepidita dal sole.
Rila sorrise contenta e li lascio' ad ambientarsi. Dopo una lunga immersione nella vasca ed essersi rifocillati con la squisita ed abbondante frutta presente in capaci vassoi si sentirono perfettamente a loro agio.
I letti ricoperti di muschio morbido erano comodissimi e in men che non si dica i due amici si erano addormentati come pure Lemdo e Lamda.
Nei giorni che seguirono ,Ortle il fratello della regina, fece da guida a Claire e Antoine accompagnandoli a visitare Orilar la citta elfica interamente costruita e cresciuta dagli alberi, tutto era di legno vivo e foglie, fiori frutta erba muschio inghirlandavano quelle singolari costruzioni intervallate da splendide radure che erano le piazze della citta. Lemdo e Lamda che gia conoscevano Orilar si intrattenevano con altri pegaso.
Ortle fece conoscere ai due ragazzi molti elfi ed elfe che strinsero rapporti amichevoli con loro, parteciparono a feste e ricevimenti in loro onore.
Durante un ricevimento nella sala del trono la regina Rila presento' a Claire e Antoine un vecchio elfo imponente con i lunghi capelli ormai d'argento e penetranti occhi verde muscho, non aveva barba, nessun elfo l'aveva, ma la sua fisionomia incuteva rispetto.
"Orane,disse Rila nel presentarlo ai ragazzi, e' uno dei nostri maggiori saggi e giudice supremo della nostra corte" Antoine che ricordava sempre le parole di Antea a proposito della sua provenienza decise di parlare con il saggio elfo a questo proposito e dopo aver attirato l'attenzione di Claire le si avvicino' "Ricordi cosa successe quando presi in mano per la prima volta il libro magico?" " Certo che ricordo e ricordo anche cosa disse Antea quando lo seppe" "Vorrei , prosegui Antoine, parlarne ad Orane forse ,chissa', lui ne sa qualcosa, questa questione mi tormenta, da allora,e poi c'e' anche il fatto che non so chi siano i miei veri genitori, da quando mi ricordo sono stato allevato da due vecchi fratelli, sorella e fratello, che ho sempre chiamato nonni e che non mi hanno mai detto nulla nemmeno la mia eta"detto fatto i ragazzi si avvicinarono ad Orane, e Antoine cosi gli si rivolse "Vorrei chiederti un parere su una questione molto importante per me, se tu potessi saggio Orane, dedicarmi um po del tuo tempo, ne sarei felice" "Certamente, gli rispose con gentilezza Orane, venite nella mia casa domani mattina e saro' a vostra completa disposizione. Ora e' tardi e mi ritiro per la notte e ho ancora del lavoro da sbrigare" Detto questo Orane prese congedo
La mattina dopo si ritrovarono nella casa del saggio e Antoine racconto' la sua storia, Orane ascoltava con grande attenzione e dopo qualche tempo si rivolse loro con queste parole "Quando la terra di Dane fu preda della magia nera anche il nostro regno ne fu in parte infettato, come gia sapete, il contatto che si era aperto con il mondo degli umani porto' quegli esseri anche qui con l'aiuto di quegli elfi che erano stati infettati. Allora cominciarono a sparire alcuni del nostro popolo; si seppe che gli umani rapivano gli elfi per venderli nel loro mondo come schiavi o come fenomeni da esibire nei circhi e nelle fiere. Venne rapito anche il piccolo figlio di un dignitario di corte insieme con l'elfa che si prendeva cura di lui, naturalmente furono molto cercati ma non si seppe piu nulla di loro, il bimbo aveva una particolarita', una macchia a forma di foglia sulla schiena. E' stato un periodo molto triste e buio e solo grazie a voi e alla profezia, che sia ringraziato l'Onnipotente, e' tornato il sereno".Claire non seppe trattenersi e intervenne agitatissima "A me sembra di ricordare che Antoine ha sulla schiena un segno, l'ho visto una volta che ci siamo bagnati nel fiume,era piena estate e faceva molto cado, eravamo piu piccoli, ricordi Antoine?" "Certo che mi ricordo, io sono piu grande di te,ma non so cosa abbia sulla schiena nessuno mi ha mai detto nulla" "Beh disse Orane, si fa presto a vedere, togliti la camicia e fammi vedere; sarebbe proprio un miracolo, ma alle volte i miracoli avvengono, e piu frequentemente di quanto pensiamo...."
Antoine svelto si tolse giubba e camicia e il segno tra le scapole si vide perfettamente proprio una macchia a forma di foglia! Fu grande giubilo per tutti. "Presto, disse Orane, andiamo a cercare; andiamo a corte ad informarci dove possiamo trovare quel dignitario e sua moglie, che' da tanto tempo non ho piu visto ma forse il re o la regina sapranno dirci qualcosa di loro".Ma ne' la regina Rila ne il re Orlen seppero dir loro dove in quel momento si trovasse il dignitario in questione. Dissero che aveva lasciato la corte per ritirarsi a vita privata con la moglie dopo la sparizione del loro unico figlio. "Dovete sapere,disse Rila, che noi elfi non siamo prolifici, dipende dal fatto che siamo molto longevi e percio' nascono pochissimi figli, quindi fu una grande tragedia quando gli umani rapirono il piccolo di Nordon, questo e' il nome del dignitario che sicuramente e' il padre di Antoine, ma non disperate lo faremo cercare accuratamente"subito indisse una riunione di tutti i dignitari di corte in modo da poter interrogare tutti.Ci volle un po di tempo ma in capo a qualche ora tutti furono convocati.
Era passato cosi tanto tempo che nessuno pareva piu ricordare Nordon, ma alla fine ci fu qualcuno che disse di sapere dove il dignitario si trovasse e cosi fu mandato un messaggiero a convocarlo insieme a sua moglie. Quando Nordon comparve al cospetto della regina e del re, fu messo a conoscenza delle novita' e Claire e Antoine con Orane, con grande commozione si avvicinarono al dignitario che era un elfo di mezza eta alto e sottile con grandi occhi viola che piano piano andavano illuminandosi alla vista di Antoine, intanto Seila, sua moglie, corse verso Antoine senza riuscire a dominarsi e lo avvolse in uno stretto abbraccio; era un elfa ancora molto bella e dal portamento nobile.
Tutta la scena si svolse in un silenzio carico di commozione poi Nordon ruppe il silenzio" Oh! figlio mio anche se eri cosi piccolo quando ti sotrassero a noi io ti riconosco anche se purtroppo,il nutrimento che hai preso da un umana ti differenzia da noi in modo molto marcato" Orane sentendo questo intervenne "Mio caro Nordon non rammaricarti di cio, cosi era scritto ricorda la profezia dei maghi danidi, ma Nordon pur se pareva contento aveva un'espressione amareggiata, c'era qualcosa d'indescrivibile che aleggiava sul suo viso e Seila pareva preoccupata tanto che Rila concentro' la sua attenzione sulla coppia e anche Orane parve colpito da strani pensieri .
Antoine e Claire non sapevano piu se rallegrarsi o meno ed erano rimasti piu che perplessi.
In quell'atmosfera che si era fatta improvvisamrnte pesante Nordon si alzo dal seggio e presa per mano Seila che teneva sempre avvinto a se Antoine fece un inchino e disse "Se permettete facciamo ritorno alla nostra casa con Rilton cosi con un po di tempo ci riabituiamo gli uni all'altro" ma Claire si attacco con tutte le sue forze alla giubba di Antoine "No! , grido improvvisamente, o vengo anche io o Antoine rimane qui" poi con piu calma continuo"Non c'e' ragione di interrompere il nostro viaggio possiamo rivederci qui e passeggiare per la foresta e poi verremo anche altre volte, non e' cosi' Antoine? Ti prego rimani con me!" A queste parole Antoine si risveglio' come da un sogno, si stacco' da Seila e prese la mano di Claire.
Nordon fece un inchino "Sia come volete" e usci dalla sala del trono lasciando sorpresi tutti i presenti. La prima a riprendersi fu la regina Rila che chiamo' Lemdo e Lamda perche volando seguissero Nordon e Seila e cercassero di scoprire la ragione del loro strano comportamento, ma dopo qualche tempo i pegaso persero le loro tracce: Nordon e Seila erano scomparsi improvvisamente e invano cercarono in lungo e in largo. Fecero ritorno alla sala del trono perplessi ed abbattuti.
Il re Orlen espresse quello che tutti gia sospettavano "Ecco un altro dei nostri contagiati dalla magia nera, purtroppo noi elfi siamo impotenti a fronteggiare casi simili" Lemdo annui "probabilmente si e' riunito a Morimer, il mago che si salvo' dalla distruzione, forse non sapremo mai perche Nordon e Seila si sono avvicinati alla magia nera , forse solo per ritrovare il loro figlio, ma qualunque sia la ragione ormai sono persi per sempre nessuno puo far ritorno dal luogo dove sono andati".
Tutti erano profondamente turbati e piu di tutti Antoine e Claire che sentivano tutto il dolore che quella situazione aveva prodotto.
Antoine disse a Claire"Ti sono grato per avermi impedito di seguire Seila, che, anche se e' mia madre naturale, ne sono certo, voleva portarmi in un luogo dove non voglio assulatemte andare ed ero stregato,l'avrei seguita, ero in preda al sogno, da solo non sarei piu riuscito a salvarmi, quando ti sei aggrappata a me e mi hai chiamato mi sono come svegliato,Oh! e' stato terribile" Non riusciva a trattenere le lacrime e Claire pianse con lui, pianse per l'amico rimasto veramente orfano ora; gli elfi intorno a loro erano commossi, ma Orane con il suo distacco derivato dalla saggezza li rincuoro' "Non disperate mai, tutto e' fluido tutto puo cambiare e ogni situazione ha piu di un aspetto, abbiate fede nella magia oltre la magia, nella magia primeva"queste parole ebbero l'effetto di rasserenare un po i due ragazzi. Intanto Rila ed alcune delle sue sorelle avevano preso le arpe e iniziarono a suonare e cantare antiche musiche elfiche di una bellezza travolgente e al suono di quella musica la foresta parve trattenere il respiro, scese un velo d'incanto che porto' pace e serenita' nel cuore di ogniuno. Persino il profumo dei fiori si fece piu intenso e nelle pause di quella musica incantevole si inserivano in perfetta armonia i trilli di uccelli dalla voce melodiosa che faceva da contrappunto al canto dolcissimo delle elfe che ora piu che mai esprimevano l'equilibrio della natura.
intanto il giorno volgeva alla fine, il lontano grande sole tramontava tra un tripudio di colori e la notte con le sue lune splendenti prendeva il sopravvento.
Fu servita la cena nella grande sala del trono e piano piano tutto quello che era accaduto sfumava come un brutto sogno che comunque lascio' un velo di tristezza nell' anima di Claire e Antoine seppure contenti di non essersi separati e con la speranza di una soluzione ,forse possibile, nonostante il parere espresso da Lemdo.
Antoine si avvicino' a Claire"Io non mi rassegno a che i miei genitori siano preda della magia nera, faro' tutto cio' che potro' per liberarli dal male dovesse costarmi la vita, ma lo faro da uomo libero nel pieno possesso delle mie facolta'" Claire vide la determinazione sul viso dell' amico che le parve improvvisamente piu adulto, un giovane uomo piu che un ragazzo quale era in effetti "Bene rispose credo sia meglio per il momento interrompere il nostro viaggio e tornare a Danae a cercare l'aiuto di Puker e degli altri maghi, certo sapranno cosa fare e insieme forse potremo liberare i tuoi genitori, credo sia l'unica via possibile per sapere dove si nasconde Morimer, perche' come dice Lemdo sono certamente con lui"
Presero commiato dagli elfi e qualche minuto dopo si ritrovarono nell'abitazione di Puker il quale gia sapeva cio che era accaduto e senza perdere tempo si riunirono agli altri maghi nella sala del consiglio. Quella stessa notte si recarono alla biblioteca e attraverso il percorso all'interno della montagna, salirono alla grotta della fonte dove l'acqua immobile avrebbe forse rivelato loro il passato e il futuro, certo c'era pericolo che Morimer si accorgesse dell'alterarsi dei piani magici ma non c'era altro modo di sondare l'insondabile e risolutamente i maghi pur consci di cio', si apprestarono ad interrogare lo specchio della fonte per ora immobile e scuro.
Presero posto alla panca che circondava la vasca e intonarono il canto della supplica, dopo poco l'acqua comincio ad incresparsi e figure nebbiose comparvero, figure dai contorni sfumati che solo Puker in quanto veggente era in grado d'interpretare,se pure con difficolta' egli seppe e pote' riferire con sgomento che Morimer era nuovamente forte e circondato da un numero sufficente di adepti da risultare pericoloso, non come quando la magia nera fu sconfitta dallo Scudo, ma tale da destare preoccupazione e si nascondeva in un punto impervio fitto di foreste in una torre protetta da incantesimi e quindi invisibile se non attraverso la magia, all'estremo nord del continente.
Antoine e Claire con la comprensibile foga dei ragazzi gia volevano precipitarsi per tentare di salvare i genitori di Antoine, ma Puker e gli altri maghi consigliarono prudenza e cercarono di spiegare che pur comprendendo le ottime ragioni di Antoine,esporsi impreparati era follia "Certo insieme voi due, disse Puker, ancora avete lo Scudo che gia ha funzionato, ma Morimer certo cerchera' in ogni modo di separarvi per vincervi e questo puo essere pericoloso, troveremo il modo, la malvagita' non tronfera' mai anche se ce la troviamo sempre tra i piedi; ora rifocilliamoci e poi mentre e' ancora notte ci prepareremo"
Alle prime ore dell'alba i maghi dettero ad Antoine e Claire un arco con due frecce e una pozione in una fiaschetta d'oro per i genitori di Antoine poi vestiti da viandanti con Puker e in groppa a tre pegaso si prepararono a partire, anche Antea avrebbe voluto unirsi a loro ma Puker preferi che rimanesse di guardia alla fonte nella grotta dato che anche lei aveva il dono di veggente cosi da poter essere informati di cio' che poteva accadere.
Puker era armato del suo bastone magico " Cercate di non separarvi mai, ma se cio' accadesse ogniuno di voi dovra' opporsi con tutto il cuore e l'anima, restando sempre unito all'altro con il pensiero, solo cosi potremo vincere; tutti noi vi aiuteremo e non lasciatevi impaurire, perche' i malvagi contano sulla paura di coloro che cadono nelle loro mani per riuscire a controllarli oppure fanno perno sulle debolezze che possono scoprire come appunto e'accaduto ai genitori di Antoine disperati per la perdita del loro figlio"
I pegaso presero il volo e ad un cenno di Puker unirono la punta della ali e si ritrovarono sopra la foresta all'estrmo nord indicata dalla fonte.
Faceva molto freddo e i ragazzi furono grati per i pesanti abiti che indossavano, si abbassarono rapidamente sulla foresta cercando un punto dove poter atterare. L'interno della foresta era abbastanza protetto dai venti gelidi , Puker che per tutto il tempo era in contatto mentale con Antea prese posizione davanti e si diresse senza indugio verso un'altura, subito avvertirono il campo di forza degli incantesimi.
"Ora non ci resta che forzare il campo di forza, disse Puker, cosi facendo avvertiremo Morimer, se non lo fosse gia ma non c'e' altro modo se vogliamo superare la barriera"con gesto deciso Puker punto' il suo bastone e una palla di fuoco bianco si avvento' tra gli alberi e sulla collina apparve la torre translucida e altissima dove erano rintanati Morimer e i suoi adepti. Non si vedeva nessuno e Puker Antoine e Claire avanzarono mentre i pegaso si fermarono al di fuori del cerchio magico, d'improvveso una nube scura usci' 'dalla torre e pombo' sui tre che rimasero accecati e invischiati in una sostanza appiccicosa che li trascinava con se' togliendo loro il fiato, Puker brucio' con il fuoco magico la sostanza e riusci a prendere Antoine per il braccio traendolo indietro nella protezione del fuoco mentre Claire era inesorabilmente risucchiata verso la torre incapace di reagire solo il suo pensiero rimase fuso con quello di Antoine.
Si trovo' catapultata in una stanza seduta sul pavimento e davanti a lei Morimer le tese una mano sorridendo.
Il mago era un uomo ancora giovane di bell'aspetto alto con gli occhi neri e capelli lunghi dello stesso colore solo gli occhi denunciavano chi fosse realmente, avevano una strana luce con una scintilla rossa che brillava in fondo all'iride. Claire si alzo' dal pavimento e con le mani sotto il mantelllo largo senti' con sollievo che la fiaschetta era al suo posto affrancata alla cintura. "Sono onorato di ricevere un visita cosi speciale, inizio'
Morimer, ma vedo che sei sola, spero non siasuccesso nulla di grave al tuo amico, ma occupiamoci di te per il momento, certo hai preso molto freddo" batte' le mani e subito entrarono due adepti con bevande calde .Claire si strinse nel suo mantello e con la mente ben ancorata a quella di Antoine e rafforzata da Puker e gli altri vide che tranne lei tutti si erano salvati e che Antoine aveva ancora l'arco e le frecce magiche e consolata si appresto' a giocare il suo ruolo che' non dubito' neppure per un istante del compito che le era stato affidato, finse di assecondare il mago che pareva di ottimo umore quasi non gli paresse vero che Claire gli fosse stata servita su di un piatto d'argento.
"NON so quale motivo vi abbia spinto ad arrivare qui ma ora che ho messo le mani su di te non ti lascero' certo andare sei sul mio territorio e io qui ho il pieno controllo di tutto , io e i miei adepti"disse e attraverso la mente di Claire anche Antoine, Puker i pegaso e gli altri sintonizzati seppero, Morimer continuo' "Sei molto silenziosa mia giovane ospite"Claire rispose "Sono molto stanca spero che avro' una stanza per riposare" "Ma certo , non potrai uscire dalla torre ma qui puoi girare quanto vuoi, come gia sai qui tutto e' protetto da incantesimi e tu essendo una umana sprovvista di magia non puoi certo infrangerli" disse Morimer ridendo poi fece accompagnare Claire in una stanza da letto poco lontana da li.
Claire si guardo intorno e noto' che la porta non veniva chiusa a chiave e sempre in contatto profondo con Antoine riapri' la porta e silenzosamente percorse il corridoio cercando di trovare i genitori di Antoine , Antea le venne mentalmente in aiuto guidandola. Intanto Puker seguito da Antoine e dai pegaso si faceva strada attraverso gli incantesimi passando abilmente con il bastone magico puntato davanti a se fino ad arrivare alla torre e silenziosamente i pegaso si sollevarono con Puker e Antoine fino ad una apertura dove Claire aspettava, sapeva dove trovare i genitori di Antoine, vi si diressero senza indugio, spalancarono la porta e Antoine teso l'arco fece partire le due frecce in rapida successione colpendo Nordon e Seila che si accasciarono senza un lamento, i pegaso li caricarono sulla groppa e con Puker Claire ed Antoine, irruppero nella sala dove stava Morimer con due suoi adepti. Lo Scudo di luce di Claire ed Antoine sorprese il mago nero in pieno e in un attimo lo trasformo' in uno sbuffo di fumo nero e con lui i due accoliti. Immediatamente si udi' uno stridio sinistro e nella parete della torre serpeggio una crepa che andava allargandosi velocemente Puker diede il segnale e i pegaso si sollevarono unirono la punta delle ali e in meno di un secondo furono fuori da li. La torre crollava riducendosi ad un cumulo di macerie scintillanti
I pegaso rimasero sospesi battendo piano le ali e tutti rimasero come paralizzati a guardare il crollo della torre, ma presto si ripresero per l'urgenza di trasportare i genitori di Antoine in un luogo sicuro ;cosi in un batter d'occhio furono di nuovo nella grotta della sapienza attorniati dagli amici.
I due elfi erano immobili ma vivi che' le frecce magiche non li avevano danneggiati solo immersi in un sonno profondo e ristoratore che curava la magia nera in profondita', la magia risanatrice apportava fasci di luce nelle profondita' dei loro cervelli danneggiati, Antea sondo' le loro menti "Ora Claire puoi bagnare le loro labbra con una goccia del contenuto della tua fiaschetta e poi aspettiamo ma sono sicura che le frecce abbiano fatto un ottimo lavoro" Sorrideva e dal suo bel viso senza eta' si irradiava una bonta' infinita.
Nordon e Seila si risvegliarono profondamente mutati, l'espressione dei loro visi era serena e sorridente, il dolore cocente che li aveva accompagnati negli innumerevoli anni tracorsi a fianco di Morimer era scomparso perche la magia nera aveva mantenuto quel dolore costante e vivo in loro senza dar loro pace ma violenta rabbia e bisognio bruciante di vendetta, ora tutto cio' era scomparso, il loro cuore e la loro mente avevano accettato il disegno dell'Infinito; avevano accettato il volere dell'Onnipotente anche senza capirlo ed erano grati di aver avuto il grande regalo di sapere il loro figlio,anche se non avrebbe potuto ritornare da loro, in un altra dimensione e felice.
Claire e Antoine fecero ritorno a casa di Puker dopo essersi accomiatati dai nuovi amici e con grande affetto dai genitori di Antoine, il cui nome originale era Rilton, ma che ormai anche Nordon e Seila chamavano Antoine, con la promessa di rivedersi il piu presto che fosse stato possibile.
Tornati a casa di Puker rimasero con il mago qualche tempo studiando la magia dei numeri e il moto delle stelle e dei pianeti, delle comete e delle nebulose, Puker insegno' loro a riconoscere l'avatar delle stelle piu vicine e ad interagire con loro in una danza al suono magico che permea l'universo vibrante di vita, dalla sua piu alta espressione, fino all'infinitesimale nell'armonia e nell'amore che sono le leggi della creazione.
Venne il momento per Claire e Antoine di far ritorno a Bruges dove arrivarono poche ore dopo nello stesso giorno in cui se ne erano allontanati.
La vita nella grande casa continuava al ritmo tranquillo dei mesi invernali.
Passo' qualche tempo e i due ragazzi tornarono a Faire da Puker che li accolse felice.
A Faire era trascorso molo piu tempo che nel mondo degli umani ma non c'erano stati grandi cambiamenti, Claire e Antoine rimasero con il vecchio mago approfondendo gli studi che erano molto facilitati dall'uso della magia cui Puker ricorreva nell'insegnamento cosi sia Claire che Antoine studiavano facilmente e con gioia; ogni materia era interessante e viva vero cibo per l'intelletto!
Un giorno che si trvavano nella grotta della sapienzaPuker ricevette la richiesta e l'invito da parte dei sette patriarchi degli gnomi a visitare Lumen il loro paese nel sud del continente, insieme con i due umani.
Puker Claire e Antoine accettarono con entusiasmo e presosi per mano si ritrovarono in un istante a Lumen ed esattamente nella sala del consiglio, i sette patriarchi erano seduti in attesa attorno ad un grande tavolo di ferro battuto di grande bellezza composto di sette lati. La sala si trovava all'interno di un alto monte; era immensa, enormi colonne di stallatiti e stalagmiti pareva la sostenessero e dalle quali emanava una lucida liquida luce quasi fossero fatte di madreperla.
Il luogo era anche illuminato da globi luminosi sospesi in alto tra le colonne ma la sala manteneva una lieve suggestiva penombra, sulle pareti c'erano disegni composti da pietre preziose che mandavano bagliori ogni qualvolta i raggi dei globi luminosi che giravano su se stessi li colpivano.
Gli scranni degli gnomi erano anche di ferro battuto lavorato a volute, il luogo era permeato di un aura solenne.
Claire e Antoine si guardavano in giro ammirati e pieni di meraviglia per quel luogo cosi bello.
Puker naturalmente era gia stato ospite degli gnomi e inchinatosi ai patriarchi si avvicino' al tavolo seguito dai due ragazzi.
Gli gnomi erano di corporatura tozza e possedevano una forza impressionante, portavano i capelli lunghi intrecciati e la barba arrivava loro alla vita, vestivano corsetti aderenti di vari colori su pantaloni che arrivavano al ginocchio e calzavano stivali alti.
Le mani erano enormi rispetto all'altezza e i loro volti dai lineamenti granitici con gli occhi infossati sotto cespugliose soppracciglia avevano un espressione grave anche se ora sorridevano. Il naso era grosso e anche le labbra, ma ispiravano una grande simpatia e fiducia per cui Claire e Antoine si sentirono subito a loro agio, gli gnomi si alzarono e dal fondo della sala fecero l'ingresso sette signore gnome seguite da altri membri del loro popolo e tutti si affollarono intorno agli ospiti; uno dei sette patriarchi si rivolse loro "Siamo onorati di accoglirvi a Lumen e contenti di ospitarvi per tutto il tempo che vorrete fermarvi. Vi faremo visitare il nostro regno, ma prima ecco um dono di benvenuto" e cosi dicendo porse loro, uno per ciascuno, uno splendido fermaglio lavorato con maestria, di ferro e ornato da piccole pietre preziose.
Si deve sapere che per gli gnomi il metallo piu prezioso e' il ferro che estraggono da pietre venute dallo spazio.
Gli gnomi e le loro mogli accompagnarono gli ospiti a visitare la grande sala del consiglio dove erano arrivati, c'era anche un balconata a cui si accedeva attraverso una grande scala, in quella sala si riuniva tutto il popolo quando c'erano grandi decisioni da prendere.
Lo stesso patriarca si rivolse nuovamente a loro "Il mio nome e' Oklo, si presento', il nostro popolo non subi ' l'influenza nefanda della magia nera dato che e' molto difficile arrivare fino a qui, siamo in mezzo ad una catena montuosa e le nostre citta' sono tutte sotto le montagne, ma naturalmente siamo informati sempre di tutto cio' che avviene a Faire’"a questo punto intervenne una gnoma dall'aspetto florido con guance bianche e rosse capelli castani e occhi dello stesso colore, vestiva una lunga gonna di panno verde e un corsetto rosso sopra una camicia"Se non siete stanchi possiamo accompagnarvi a visitare la nostra citta' e magari qualche miniera dove estraiamo i metalli e le pietre, ma se posso consigliarvi, rimanderei a dopo un bel pranzo e un riposo"
Claire e Antoine furono piu che felici di accettare la proposta.Si diressero ad una apertura in una parete e scesero una lunga scala dai bassi scalini, giunti in fondo faceva notevolmente piu caldo, percorsero diversi corridoi in lieve pendenza ed arrivarono ad un altra grande sala con molti bassi tavoli apparecchiati gia piena per meta' di gnomi seduti.
Tutti presero posto e vennero servite loro diverse pietanze con funghi erbe e licheni, cucinati in molti modi e di sapore gradevole, c'erano anche bacche dolci e gli gnomi dissero loro che anche la bevanda era prodotta con quelle bacche.
Dopo aver mangiato gli gnomi fecero loro visitare la citta'tutta scavata nella montagna con i moduli abitativi all'interno delle pareti e lunghi tunnel che si intersecavano e formavano anche piazze con fontane dove l'acqua dai riflessi viola scintillava cristallina, c'erano molti bassorilievi sulle pareti e statue che Oklo illustrava: era la storia del loro popolo dalle origini.
Poi li accompagnarono al modulo loro assegnato formato da comodi e caldi vani forniti di tutto cio' che era necessario.
Claire era molto incuriosita "Oklo,chiese, ma qui sotto come sapremo quando dormire o quando mangiare"Oklo rise "noi siamo tutti collegati come anche con voi dato che ci capiamo" Puker intervenne "questa e' una parte della magia e ci permette,come presto ve ne renderete conto, di avere gli stessi ritmi cosicche' tutto funziona perfettamente"
Naturalmente Puker aveva ragione e i due ragazzi si sentirono subito a loro agio.
Dopo un sonno ristoratore e una buona colazione Oklo si offri' di accompagnarli a visitare una miniera estrattiva al di sotto della citta' . Scesero ancora lunghe scalinate mentre la temperatura saliva ancora, ma non fastidiosa, c'era un sistema di ventilazione, opera degli gnomi, che portava aria fresca dall'esterno
Nella miniera estrattiva lavoravano diversi gnomi, estraevano pietre preziose dalle pareti, ce n'erano interi grappoli che riflettevano intensamente la luce, di una bellezza che toglieva il respiro, diamanti di enormi dimensioni e pietre altrettanto stupende nei colori dell'arcobaleno.
Oklo era giustamente orgoglioso del loro lavoro e soddisfatto dell'ammirazione e meraviglia degli ospiti, offri' loro delle pietre che rifiutarono cortesemente; nel mondo di Faire non esisteva avidita' e tanto meno albergava nel cuore dei due ragazzi e di Puker. Poi Oklo li invito' a seguirlo nel luogo dell'estrazione del ferro, il sacro luogo delle pietre che arrivavano dall'infinito.
Risalirono alcuni tunnel e sbucarono in una conca naturale aperta sulla notte metri e metri sopra di loro si vedevano le stelle fitte e splendenti come le pietre perfette sotto di loro.
C'erano gnomi che estraevano il ferro da un grosso blocco scuro che riluceva di una luce eterea e sussurrava il canto dell'infinito universo, magia primigenia, al cospetto del quale Claire e Antoine caddero in gonocchio in muta ammirazione mentre le loro anime si riempirono di un estasi che era la magia della vita al di la della forma, del tempo e della distanza.
Oklo e Puker posarono la mano sulle loro spalle in silenzio.
Rimasero con gli gnomi ancora qualche tempo e ritornarono alla casa di Puker.
Il mago chiese loro di visitare anche le fate e i folletti perche' "Sono molto permalosi e se pensano che vengono trascurati possono procurare diversi guai"
Cosi Claire e Antoine decisero di raggiungere il regno delle fate ancora un volta in compagnia di Lemdo e Lamda che ne furono felici.
Partirono all'alba mentre il grande lontano sole sorgeva in un tripudio di colori.
Sorvolarono il continente tenendosi ad una quota piuttosto bassa per non incontrare i venti freddi ed atterrarono per spezzare il viaggio, ancora nel regno degli elfi dove si rifocillarono e passarono la notte non senza aver prima rivisto i genitori di Antoine e tutti gli amici che si affollarono loro intorno e all'alba di nuovo si alzarono in volo diretti al paese delle fate
Atterrarono nel pomeriggio dopo aver sorvolato un bassa catena montuosa ricoperta di fitte foreste e percorsa da vorticosi torrenti che formavano cascate spumeggianti dai mille colori dove il viola in tutte le sfumature era dominante.
Il paesaggio si faceva via via sempre piu fiabesco e tutti ne erano incantati.
Il luogo dove atterrarono era una pianura simile ad un giardino che dava su un tranquillo grande lago che scintillava di riflessi viola, li attendeva una delegazione di fate e folletti che si fece loro incontro, le fate indossavano abiti di velo colorati in mille sfumature e alti cappelli a cono mentre i folletti portavano strani pantaloni a sbuffo e corti mantelli anch'essi coloratissimi e berretti aderenti alla testa. Claire e Antoine si guardavano intorno ammirati sempre meravigliati dalla bellezza di quello strano mondo.
Una delle fate si fece avanti e dopo essersi inchinata si rivolse loro sentirono le sue parole risuonare nella mente cosi come con tutti gli abitanti di Faire, "benvenuti nel nostro paese, io sono Lalatnil, regina del nostro popolo,e ora vi scorteremo al palazzo per festeggiare il vostro arrivo"
Tutte le fate sollevarono le braccia e li circondarono e l'istante sucessivo si ritrovarono in un giardino pieno di piante e fiori nel cui mezzo si ergeva una costruzone formata da eleganti e slanciate colonne colorate e lucenti che sostenevano una morbida copertura simile ad una stoffa di seta scintillante di mille colori che ricadeva fin quasi al suolo mossa da una dolce brezza e da cui proveniva una musica leggera , cristallina.
L'interno della costruzione era gremita di fate e folletti danzanti, Claire Antoine Lemdo e Lamda furono trascinati nella danza a cui si abbandonarono con gioia, l'aria profumava di fiori ed erbe.
Lalatnil si avvicino' e li condusse ad una estremita' del grande padiglione dove fluttuavano vassoi carichi di ogni prelibatezza dai quali si servirono con educata parsimonia ringraziando per tanta bellezza e cortesia.
La regina delle fate era raggiante "La vostra visita e' per noi tutti ragione di grande contentezza e potete rimanere tutto il tempo che vorrete"Claire rispose per tutti "Siamo felici di essere venuti nel vostro splendido paese e certamente ci tratterremo qualche giorno in vostra compagnia"
Furono accompagnati agli alloggi preparati per loro dato che le fate e i folletti dormivano ciascuno presso i fiori o gli alberi ai quali erano legati intimamente fino a fondersi con la loro stessa essenza. Questo spiego' Lamda ad Antoine e a Claire, poi tutti si sistemarono per la notte che intanto era sopraggiunta illuminata da miriadi di stelle e dalla luce delle tre lune che splendevano alte nel cielo.
Il mattino sucessivo dopo un abbondante colazione Lalatnil e un gruppetto di sue sorelle li raggiunse"Ora vorrei invitarvi a conoscere le nostre sorelle e fratelli che abitano dentro il lago e non abbiate timore sarete,per mezzo della nostra magia, in grado di respirare perfettamente.
Le fate li circondarono, alzarono le braccia e si ritrovarono in una vera e propria citta' di enormi conchiglie di mille forme immersa nelle acque del lago in mezzo ad una vegetazione fluttuante con fiori e piante in tutte le sfumature del viola.
Si accorsero di poter veramente respirare senza fatica e di potersi muovere nell'acqua come sulla terra grazie ad una bolla d'aria che li avviluppava, c'erano fate e folletti dovunque intorno a loroe si incamminarono su di una strada lastricata di madreperla verso una grande conchiglia a tortiglione alta tre piani con la base poggiata sul fondo del lago e la punta in alto
Lalatnil disse" Ora conoscerete mia sorella Yalatnil regina delle fate e folletti del lago" entrarono nel palazzo nell'ampia sala formata dalla base della conchiglia. Su di una piattaforma rialzata sedeva su un trono lucente, una fata riccamente ornata di perle e vestita di serici veli d'argento aveva capelli lunghissimi d'oro che incorniciavano un viso bellissimo illuminato dagli straordinari occhi viola.
Le fecero corona intorno mentre Yalatnil sorrideva, dopo essersi scambiati i convenevoli di rito , Yalatnil disse "Vorrei portarvi a visitare quanto piu possibile del nostro regno e anche farvi conoscere una nostra sorella che, anche se diversa da noi ,e' famosa per la sua saggezza e per saper vedere attraverso il tempo, credo sia meglio muoversi in maniera naturale senza ricorrere alla magia per spostarci" detto questo si alzo' e mettendosi alla testa del piccolo gruppo formato dai due ragazzi con Lemdo e Lamda, Lalatnil e le fate di superfice che li avevano accompagnati si incammino' leggera.
Attraversarono ed uscirono dalla citta' di conchiglie addentrandosi nella foresta fluttuante attraversata da pesci di tutti i colori, dimensioni e forme che guizzavano come uccelli tra le fronde in movimento.
Attraversava l'acqua un onda di musica dolce e morbida che si alzava e abbassava ritmicamente, fluiva via e tornava portando parole " Che il canto del ringraziamento, gioia e tripudio
alto si innalzi all'Onnipotente da ogni molecola
dell'Universo "
Claire e Antoine erano ammutoliti e sopraffatti da cio' che li circondava. Sentivano sempre piu il cambiamento che da quando visitavano Faire si stava operando in loro, ne erano consapevoli e grati.
Arrivarono ai piedi di un complesso di colline rocciose con aperture di caverne sulle pareti. Una voce greve si fece strada nella mente di Claire e di Antoine mentre da un'apertura alla base di una collina si faceva avanti un enorme tartaruga "Grazie a voi giovani umani con il cuore di angelo siamo finalmente liberi dal Male per molto molto tempo ancora, noi abitanti di Faire non avremmo potuto liberarcene. Tutti noi siamo in qualche modo legati alla magia e questo ci ostacola, ma tutto ha una ragione d'essere e il disegno dell' Onnipotente, che forse a pochi di noi e' dato parzialmente intravedere, parla dell'armonia del Tutto e ogni cosa ed ogni evento ha il suo giusto posto nel Creato."La sibilla fece una pausa indi riprese " Fra breve giovani umani, dovete far ritorno al vostro mondo che altri avvenimenti dovrete affrontare, sappiate comunque che sempre tutto avviene in armonia con il disegno dell'Onnipotente"
Detto questo la tartaruga sfumo' davanti a loro, e, prese le sembianze di una Sirena, si allontano' velocemente nell'acqua violetta.
Claire ed Antoine rimasero ancora qualche tempo con le fate, ma nei loro cuori le parole dell'oracolo avevano lasciato un eco d'inquietudine
Tornrono da Puker e dagli altri maghi che erano diventati per loro 'famiglia', Claire informo' Pucher, che comunque era gia al corrente, del loro desiderio di tornare a Bruges e letta la filastrocca si ritrovarono nella biblioteca del palazzo.
Nel mondo degli umani erano passate solo poche ore dal momento della loro partenza, Claire e Antoin si riadattarono ai ritmi consueti.
Il precettore di Claire quando venne a farle scuola la scruto' a lungo, in silenzio infine le disse <In questi ultimi tempi sei molto cresciuta, c'e' una maturita'sorprendente in te. >Scosse la testa perplesso, Claire non dsse nulla limitandosi a guardarlo con aria sorpresa.
Qualche settimana dopo il conte Henry, padre di Claire, annuncio' di voler indire una battuta di caccia e nel palazzo cominciarono i preparativi.
Arrivo' il giorno della partenza, molti cavalieri erano giunti per partecipare montati su splendidi cavalli, c'erano battitori e cani e tutti erano eccitati ed impazienti, si sarebbero cacciati i cinghiali nella foresta a nord che si estendeva per chilometri e chilometri a circa un giorno di cavallo da li.
Il conte era nel suo elemento e il suo buon umore contagioso.
Partirono all'alba e Claire e Antoine li videro allontanarsi nella bruma mattutina. Rimasero a lungo a contemplare la strada anche dopo che la colonna non fu piu in vista. Claire era pervasa da un senso d'inquitudine e non riusciva a ritrovare il suo buon umore, con un sospiro si costrinse a rientrare e scesero nella grande ,accogliente cucina dove la cuoca aveva preparato loro la colazione.
Era passato qualche giorno dall'inizio della battuta di caccia e Claire era intenta a studiare quando un trambusto improvviso venne a turbare il silenzio della casa, si alzo' sorpresa e corse scendendo le scale a due a due fino alla corte di terra battuta che separava il palazzo dal portone con a fianco la portineria.
I grandi battenti stavano aprendosi in quel momento e Claire vide due cavalieri che trsportavano suo padre, corse loro incontro spaventata da cio che avrebbe visto, pur cosi giovane prese in mano la situazione e fece trasportare il conte Henry nel suo appartamento al primo piano facendolo distendere sul letto e mando' un servitore a chiamare il medico con urgenza.
Intanto anche gli altri componenti della battuta erano arrivati, Claire ,trattenendo le lacrime interrogo' i cavalieri sull'accaduto
:<Per amor del creato cosa e'successo?> Le rispose uno dei cavalieri che aveva trasportato il conte :<Sembrava che tutto andasse bene,i cinghiali erano stati stanati e avevano iniziato la fuga tallonati dai cacciatori e dalla muta dei cani, quando all'improvviso un grosso maschio si era girato e aveva caricato, sfortunatamente il conte era in testa e noi eravamo dietro di lui di alcuni metri, e' successo tutto in un battito di ciglia e abbiamo visto il conte a terra sotto la mole del cinghiale inferocito, l'abbiamo ucciso ma il conte era privo di sensi e ferito credo molto gravemente:>
Intanto il medico era arrivato, dopo qualche tempo si avvicino' a Claire :<Purtroppo,le disse, il conte e' in fin di vita non riprende conoscenza e il cuore e' debolissimo, ha anche il cranio spaccato,
temo che esali l'ultimo respiro da qui a poco:>
Claire si avvicino al padre, ma ormai il conte era spirato senza riprendere conoscenza.
Il conte Henry fu sepolto accanto alla moglie nel piccolo cimitero di famiglia.
Qualche giorno piu tardi arrivo' al palazzo una lontana cugina del conte.Si paleso' da subito una persona scostante di mezza eta' alta e magra.
Dopo essersi installata nell'appartamento del conte riuni' tutti gli abitanti del palazzo e cosi' esordi :<Chiamatemi Madmoiselle Janine e sono la parente piu prossima del fu conte Henry pertanto sono stata nominata tutrice di Claire e fino alla sua maggiore eta dirigero' questa casa :> detto questo volto' loro le spalle; Claire era sbalordita cerco' con lo sguardo Antoine e si rifugiarono in biblioteca, erano entrati da poco che Madmoiselle fece la sua comparsa, prese Claire per un braccio e trscinandola con se' proferi queste parole in tono duro :<Che non veda mai piu che ti intrattieni con il garzone di stalla, sei una signorina ed e' sommamente disdicevole questo comportamento, purtroppo sei cresciuta senza una guida femminile dopo la morte di tua madre, ma le cose cambieranno, te lo assicuro io, per intanto sei confinata nella tua stanza e se ti ci ripesco ancora la punizione sara molto piu pesante ragazza mia :> e ad Antoine disse:<In quanto a te se ti rivedo gironzolare per il palazzo sarai buttato fuori e allontanato, e il tuo posto sara' preso da persona di mia fiducia ">
Rinchiuse a chiave Claire nella sua stanza. Appena poterono Claire e Antoine, facendo bene attenzione che Madmoiselle Janine non fosse nei paraggi si incontrarono nelle stalle :<Ascolta, disse Claire, io non mi sottometero' mai a quell'orribile donna, non mi faro' rovinare la vita da qull'essere meschino e non posso tollerare di essere separata da te percio' ce ne andremo, ecco guarda ho preso il grande libro; ci rifugeremo a Faire, non vedo alternative, la' siamo a casa e tutti ci vogliono bene :> :<Si Claire, sono perfettamente d'accordo con te, forza leggiamo le parole magiche :> detto fatto si ritrovarono a casa di Puker che li accolse come sempre con grande goia.
Idue ragazzi raccontarono al mago tutto cio che era successo da che erano tornati nel loro mondo; a Faire naturalmente era passato molto piu tempo.
Puker medito' su quanto appreso poi disse loro "Andiamo alla sala delle riunioni dobbiamo consultarci con gli altri maghi per essere sicuri di fare la cosa giusta perche tu Claire sei completamente umana e una lunga permanenza nel nostro mondo......" Non termino' la frase perche era preoccupato, prese la mano di entrambi e un attimo dopo si ritrovarono nella sala del consiglio
Gli altri maghi erano gia a conoscenza del problema e proposero d'interrogare lo specchio del tempo.
Attesero la notte esi recarono alla grotta della sapienza , anche Claire e Antoine salirono all'interno della montagna e rimasero a guardare mentre i maghi prendevano posto alla bassa panca che conteneva la polla per il momento nera ed immota,
Incomincio' il canto della supplica e piano piano l'acqua comincio' ad incresparsi formando immagini nebulose.
Antea e Puker, dopo un tempo che parve infinito ai due ragazzi, si riscossero e con un largo sorriso tesero loro le mani "Non c'e' nessun pericolo per te giovane umana, certo cambierai, sarai longeva quasi quanto noi anche se con un cuore solo. Il nostro pianeta ti dara' l'equilibrio che occorre per vivere qui, ne siamo felici "
Passarono anni e anni Claire e Antoine crebbero divenendo due splendidi giovani, si sposarono e regalarono a Faire sei figli, tre maschi e tre femmine.
FINE